Venti anni senza Fabrizio De Andrè, ma con la sua musica immortale, che la storica band che con lui collaborava - la Pfm – ha portato sul palco del teatro di Cittanova per l’unica tappa calabrese di un tuor anniversario.

Diciotto brani per quello che Franz Di Cioccio ha definito "abbraccio tra poesia e rock", che ha visto spaziare tra testi graffianti e sonorità progressive il gruppo a cui si devono gli arrangiamenti di molte delle canzoni di Faber e una memorabile tournè partita nel 1978.

Un concerto diviso in tre sezioni, dalla Buona novella fino alle "canzoni ostinate e contrarie", intervallato da parecchi aneddoti sul rapporto personale tra De Andrè e i musicisti di una band oggi fatta di 9 elementi, tra cui gli intramontabili Patrik Diivas, Lucio Fabri e Flavio Premoli, nonchè da Michele Ascolese che era il chitarrista dell’artista genovese.

Un dialogo intimo apprezzato da un pubblico di varie generazioni senza nostalgia, semmai con rabbia riproposta e gusto per il racconto della contaminazione di generi.