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La testimonianza di padre Mussie Zerai, candidato al Premio Nobel per la pace del 2015 per il suo impegno nella difesa dei diritti umani, ha offerto uno dei momenti più emozionanti della undicesima edizione del Premio per la Cultura Mediterranea. Gremito il Teatro Rendano per la cerimonia di consegna dei riconoscimenti, condotta da Lorena Bianchetti, e assegnati da una giuria internazionale di altissimo livello, presieduta da Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical.
Tra i premiati l’ex magistrato, oggi scrittore Gianrico Carofiglio, nella sezione narrativa, ed il cantautore Niccolò Agliardi, noto per aver composto la colonna sonora della serie tv Braccialetti Rossi, la cui opera prima è stata votata da una giuria composta da 400 studenti di istituti calabresi e lucani.
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Premio Speciale della Fondazione alla giornalista Annarosa Macrì e all’architetto Pietro Laureano. Carlo Saccone, Direttore di Studi Indo-Mediterranei e studioso di lingue orientali, si è aggiudicato la sezione traduzione, il filologo Luciano Canfora ha vinto il premio per la sezione scienze dell’uomo, mentre il riconoscimento per la sezione cultura dell’informazione è stato consegnato al presidente emerito dell’Accademia della Crusca, il linguista Francesco Sabatini. L’ex ministro della cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi è stato premiato per la sezione società civile.
Salvatore Bruno