L’attore, figlio di un pescatore di Vibo Marina, sul palco con suo “Non si uccidono così anche i cavalli?”
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Giuseppe Zeno, in arrivo al Politeama sabato sera con il suo “Non si uccidono così anche i cavalli?”, si gode in pieno lo strepitoso successo della fiction “Mentre ero via”, interpretato con Vittoria Puccini. Fiction che ha conquistato a sorpresa più di cinque milioni di spettatori. Nessuno all’inizio credeva in una performance a questi livelli. Giuseppe Zeno - riferisce una nota stampa - ha confessato che è stato facile per lui, figlio di un pescatore di Vibo Marina e cresciuto praticamente sull’acqua, interpretare un personaggio che è istruttore di vela.
«Per interpretare Stefano mi sono lasciato andare ai ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza. Come lui, anch’io considero l’acqua il mio “elemento naturale”. Sono cresciuto a Vibo Marina, mio padre è un pescatore».
Ha dichiarato ad un giornale on line che fin da bambino andava a pesca con suo papà in barca. «Se chiudo gli occhi mi sembra di sentire il rumore delle onde e il profumo del mare». Ma se le fiction gli procurano un largo successo popolare, Giuseppe non dimentica il suo vero e grande amore, il teatro.
Lo spettacolo in scena al Politeama alle ore 21 è tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy per la regia di Giancarlo Fares. Una storia sul successo e le sue trappole presentata da un eclettico Giuseppe Zeno. Sogni, ambizioni e speranze sono elementi che accomunano tante persone impegnate a raggiungere i loro obiettivi e sono gli stessi che accomunano i protagonisti di questa strana storia. Una folle maratona di ballo, dove delle coppie devono esibirsi ininterrottamente per giorni, può rappresentare il trampolino di lancio per chi ha sempre desiderato il successo. Lo scopo è quello di farsi notare da qualche regista o produttore presente in sala. È davvero un’occasione unica. Basta soltanto continuare a muoversi, qualsiasi cosa accada perché gli occhi vigili dell’organizzatore Joe (Giuseppe Zeno) sono sempre inchiodati sulla pista. E mentre le note elettro-swing e jazz (suonate dal vivo dal Piji Electroswing Project) incalzano, i corpi dei ballerini si muovono sempre più veloci, sempre più esausti, ma attenti a non fermarsi.