«Abbiamo scelto Peppe Voltarelli perchè, insieme a Mariella Nava che compone la giuria del premio, abbiamo cercato di capire chi della nostra terra allargava gli orizzonti». Così Sasà Calabrese, direttore artistico del Premio Castrovillari d'autore ha spiegato la motivazione del riconoscimento conferito nella terza edizione dell'appuntamento musicale al cantautore calabrese che è un vero «ambasciatore della nostra terra» che con i suoi lavori «ha viaggiato in tutto il mondo, ci rappresenta e ci dà orgoglio».

 

Nel castello Aragonese, davanti ad un pubblico attento e coinvolto, prima di Voltarelli si sono esibiti anche Daniele Moraca ed Eric Daniel per una serata straordinaria all'insegna della musica autorale sulla scia dei quattro appuntamenti itineranti, in luoghi della città, che hanno preceduto la conclusione del premio patrocinato dall'amministrazione comunale di Castrovillari. Inserita nella rassegna "Aspettando il Peperoncino Jazz Festival" quella di ieri è stato per Voltarelli un gradito ritorno nella città del Pollino.


«Sono molto felice di tornare a Castrovillari - ha dichiarato durante la sua performance - e ricevere questo premio da una commissione formata da cantautori e musicisti che hanno ritenuto il mio lavoro valido e significativo. Io ho sempre cercato con il mio lavoro di avere un occhio riguardo verso la mia terra sia scrivendo e cantando in dialetto ma anche raccontando e cercando di costruire dei fili narrativi tra la mia terra ed il resto del mondo». Un premio dedicato in Calabri alla musica «è bello e fa pensare ad un futuro radioso per la canzone d'autore anche nella nostra terra». Durante la sua performance ha proposto alcuni estratti del suo ultimo lavoro "Planetario" che è anche un recital con una serie di canzoni d'autore del mondo tradotte in lingua italiano da Sergio Secondiano Sacchi direttore artistico del Club Tenco, produttore di questo lavoro che uscirà per Squilibri editori.