Girare un film in Calabria sarebbe davvero “un sacco bello” per citare il titolo del suo primo lavoro da regista e attore uscito nelle sale 40 anni fa. E in attesa del lancio di “Si vive una volta sola”, in arrivo a febbraio, Carlo Verdone, si è raccontato al pubblico del Teatro Politeama di Catanzaro ripercorrendo i tanti successi che hanno contrassegnato la sua carriera. «La Calabria si presta molto bene – ha spiegato Verdone - come scenografia per un film: per i tanti scorci, le tante bellezze antiche, coste e monti bellissimi che andrebbero esaltati perché si parla poco della Calabria e quindi mi piacerebbe venire con una bella idea, speriamo».

 

Intervistato da Fabrizio Corallo, Verdone si è concesso con grande generosità al pubblico e spesso si è avvicinato alla platea per raccontare la romanità travolgente di Sora Lella, il suo rapporto con Federico Fellini e Alberto Sordi, il feeling con le attrici che ha avuto al suo fianco ed in particolare con Claudia Gerini che lanciò con il film “Viaggi di nozze” e che ha definito la sua anima gemella sul set. Verdone ha condiviso con il pubblico aneddoti e curiosità sulla nascita di alcuni personaggi diventati icone del cinema italiano, come Leo, Mimmo, ed il prete crotonese Don Alfio che cerca di riportare sulla buona strada il fricchettone Ruggero.

 

E se dovesse rappresentare un calabrese? «Sicuramente ricalcherei questa vostra fisicità – ha detto Verdone -, i vostri abbracci calorosi, la vostra generosità anche nelle pietanze a tavola. Siete premurosi, siete molto amici». 

 

L’evento di Carlo Verdone rientra nella Rassegna “Musica e cinema”, inserita nel cartellone della stagione teatrale del Politeama curata dal sovrintendente Gianvito Casadonte e dal direttore generale Aldo Costa.