Cinquantamila visual in un giorno e la benedizione di tutti i social network, con le stories di Instagram piene della canzone. Il nuovo singolo di Brunori, “Il morso di Tyson”, in poco più di ventiquattr’ore è diventato già la colonna sonora del momento. Un pezzo che cambia radicalmente sentiment rispetto a “La Ghigliottina”, pubblicata due mesi fa. Se quella era una critica alla società moderna e contemporanea, l’ultima fatica del cantautore cosentino è un inno al dolore delle relazioni finite.

“Il morso di Tyson”, una metafora dell’amore finito

Nel nuovo singolo di Brunori il morso di Tyson diventa una metafora di un amore finito, con un video strappalacrime completamente girato alla stazione di Busto Arsizio. Un dolore ancora vivo raccontato dal cantautore attraverso la storia di una coppia di due ragazze sedute sulla panchina, che troncano la propria relazione proprio di fianco a Brunori, fermo lì di fianco a scrollare sullo smartphone. Sia il video sia il testo sono uno schiaffo durissimo specialmente per chi ha da poco chiuso una storia. Brunori ha creato un nuovo singolo doloroso ma in qualche modo liberatorio, come il pianto della protagonista del videoclip prima del secondo ritornello. Un pianto coperto dagli occhiali da sole e dalla nebbia di Busto Arsizio, ma comunque visibile dallo spettatore e dal cantautore stesso. «Anche se sarebbe splendido tornare a farsi male, così. Un ultimo gesto disperato, un morso di Tyson».

Brunori, dopo i due singoli il tour dei palazzetti

Prima ancora de “Il morso di Tyson”, Brunori aveva pubblicato “La Ghigliottina”, uscita il 18 settembre scorso alle ore 18. E nel 2025 ci sarà il tour dei palazzetti. Sette le date finora annunciate, tutte comprese fra il 16 e il 30 marzo, da Vigevano al Forum di Assago passando per Roma, Firenze, Napoli, Torino e Casalecchio di Reno. Intanto, “Il morso di Tyson” rimbalza di storia Instagram in storia Instagram, di bacheca Facebook in bacheca Facebook. Sintomo di come, ancora una volta, Dario Brunori abbia saputo racchiudere i sentimenti di tutti in quattro minuti.