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"Gli unici che hanno rotto i c.... sono quelli di Reggio Calabria, che non è nemmeno in Italia, la Calabria non è in Italia visibilmente". Lo ha detto Vittorio Sgarbi in una conferenza stampa di aggiornamento dei progetti per l’expo 2015, tenuta con il governatore Roberto Maroni.
Dopo aver espresso la sua soddisfazione per la risposta positiva di numerosi enti locali e musei italiani a cui sta chiedendo in prestito opere da esporre a durante l'Expo 2015, il noto critico d’arte attacca duramente la Calabria e lo fa in risposta al no ricevuto al prestito dei bronzi di Riace alla città di Milano. "I Bronzi si potevano trasportare, il no è stata una scelta politica di una commissione di deficienti , ha aggiunto Sgarbi , il primo dei quali nominato da noi e che ha votato contro di noi".
L'ambasciatore della Regione Lombardia continua con gli insulti alla Calabria: "Neppure i campi rom sono tutti uguali, quello di Varese per esempio è molto chic".
Sgarbi non ha proprio digerito il no e, al posto dei nostri Bronzi, farà bella mostra di se, la "seconda Guernica" di Picasso (quella a dimensioni reali fatta dall'artista per l'arazzo dell'Onu) che, assieme al "Quarto stato " di Giuseppe Pelizza da Volpedo, accoglierà i visitatori nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale a Milano.
Gentile. Risposta immediata del senatore del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile: "Al prof. Vittorio Sgarbi rammento che è l'Italia a non essere in Calabria e non viceversa. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili, si scusi con i calabresi o Maroni lo faccia dimettere". Fino a oggi Maroni ha difeso a spada tratta le intemperanze di Sgarbi, e viste le pulsioni padane del governatore della Lombardia è prevedibile che andrà così anche questa volta.