"Senza volere minimamente azionare alcuna rivendica di primogenitura dell’iniziativa, il risultato recepisce le richieste che ho formulato nell’ambito della mia attività di consigliere regionale. In un anno di attività, sull’argomento, infatti, ho presentato apposita interrogazione al presidente e all’Esecutivo regionale e in più due emendamenti: il primo allo scorso bilancio, il secondo in fase di suo assestamento. Tali emendamenti già rigettati dalla maggioranza, finalmente trovano, nel loro contenuto, riscontro positivo. Un cambiamento di rotta che va salutato positivamente. Su tale importante segmento della vita pubblica regionale non mi sembra vi sia stata alcuna polemica demagogica o strumentale, ma un legittimo esercizio di proposta, peraltro, si ribadisce, accolto, in un secondo momento, dalla compagine di maggioranza. In buona sostanza, un’ordinaria dinamica politico-amministrativa, con un rappresentante della minoranza che focalizza l’attenzione su un punto importante della politica regionale, si adopera con tenacia per il suo accoglimento e una forza di maggioranza che grazie al suo ruolo accoglie tale proposta. Il tutto, nel caso di specie, con vitali ricadute culturali per il Vibonese e per la Calabria".