Con la messa in scena dello spettacolo "Diciassette case", lunedì scorso, all'anfiteatro "Vincenzo Tieri" di Castrolibero (Cosenza), si è concluso l'omonimo progetto dell'associazione Quinta Scenica. Una serata emozionante che ha permesso, grazie al teatro, di portare alla luce i temi al centro del progetto stesso, quali la solidarietà, la rinascita, l'amicizia tra popoli lontani.

Lo spettacolo, infatti, scritto e diretto da Alessandro Chiappetta, ha raccontato la rinascita di uno dei tanti paesi calabresi colpiti duramente dal sisma dell'8 settembre 1905. La particolarità della ricostruzione di Castrolibero (che richiamò sui luoghi colpiti anche il re Vittorio Emanuele III in persona) è dovuta al fatto che un comitato di filantropi napoletani venne, ricostruì e soprattutto regalò diciassette case alle famiglie sfollate. I lavori durarono appena due anni e le case furono costruite con tecniche all'epoca all'avanguardia e ancora oggi sono abitate e ben visibili per chi attraversa il borgo antico della città.

Sul palco i soci dell'associazione Quinta Scenica: Alessandro Chiappetta, Luana Giordano, Fabio Contino, Raffaele Galiero, Aldo Curcio, Maria Morabito, Stefano Milazzo e le giovanissime Sara Bombino e Michaela Vizza. La scenografia è stata curata da Aldo Curcio.  Il progetto "Diciassette case" ha vissuto diverse tappe come la conferenza stampa di presentazione, un webinar sul terremoto e il rischio idrogeologico, un'iniziativa di divulgazione al plesso di Marano Marchesato dell'istituto comprensivo di Cerisano, la raccolta degli elaborati all'anfiteatro di piazza Conforti a Marano Marchesato, un tour guidato per il centro storico di Castrolibero e, infine, lo spettacolo.