Aveva appena 15 anni, Anna Kanakis, quando fu eletta Miss Italia nell'edizione 1977 a Sant'Eufemia d'Aspromonte. A consentirlo una modifica del regolamento del concorso che celebra la bellezza italica. L'ex reginetta, diventata negli anni attrice e scrittrice, è morta nei giorni scorsi, con i funerali che sono previsti domani a Roma nella chiesa di San Salvatore in Lauro. 

Nata a Messina, figlia di padre greco e di madre siciliana, conquistò tutti per la sua bellezza nell'edizione calabrese del concorso, prima di partecipare nel 1981 partecipò a Miss Universo. Bruna, elegante, mediterranea, con splendidi occhi dorati, Kanakis cominciò la sua carriera come modella, poi su consiglio di Giuseppe Tornatore cominciò a lavorare come attrice.

È stata negli anni '80 in oltre 30 tra film e fiction per la tv. Tante le commedie brillanti degli inizi, diretta da Castellano e Pipolo e da Sergio Martino in Attila flagello di Dio (1982), Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983), Acapulco, prima spiaggia... a sinistra (1983) ma con Luigi Magni nel 1989 esordì al cinema interpretando l'esuberante ruolo di "banditessa" in O Re, con Giancarlo Giannini e Ornella Muti, cui seguì nello stesso anno L'Avaro di Molière, diretto da Tonino Cervi e con Alberto Sordi.

Da fine anni '80 Kanakis è stata protagonista in tv da Michelangelo diretta da Jerry London alla serie Vento di ponente (2002), L'Inchiesta (2006) diretta da Giulio Base e infine La Terza Verità (2007) con la regia di Stefano Reali. Dopo un passaggio nella politica - responsabile nazionale Cultura e Spettacolo dell'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), il partito fondato da Francesco Cossiga - la seconda vita come scrittrice.

Nel 2010 il debutto con il romanzo 'Sei così mia quando dormi. L'ultimo scandaloso amore di George Sand' (Marsilio Editori). Nel 2011 il secondo romanzo L'amante di Goebbels (Marsilio Editori), sulla storia di Lída Baarová, attrice cecoslovacca che fu amante del gerarca nazista nel 1938. L'ultimo lavoro è del 2022: Non giudicarmi (Baldini e Castoldi), ancora un romanzo storico, questa volta sul barone Jacques d'Adelsward Fersen. Dopo un primo matrimonio giovanissima con il musicista Claudio Simonetti, da cui divorziò pochi anni dopo, il secondo nel 2004 con il veneziano Marco Merati Foscarini, discendente di Marco Foscarini, uno degli ultimi dogi di Venezia.