INTERVISTA | Dal 20 al 24 agosto la kermesse organizzata nel solco dei valori dell'accoglienza. Roberto Vecchioni tra i protagonisti delle cinque serate
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Uno dei momenti clou della edizione 2020 del Festival delle migrazioni di Acquaformosa sarà l'acustic live di Roberto Vecchioni, in programma in Piazza Limonello domenica 23 agosto. Ma l'intero calendario della kermesse, giunta al nono anno, è caratterizzato da una serie di appuntamenti di sicuro interesse, orbitanti intorno al tema scelto dagli organizzatori: L'umanità non ha confini.
Il 21 il Premio Acquaformosa che accoglie
Promossa dall'associazione Don Vincenzo Matrangolo presieduta da Giovanni Manoccio insieme alle Officine delle Idee guidate da Antonio Blandi, la manifestazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa ospitata a Cosenza, nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Provincia.
Si articolerà in cinque giornate, dal 20 al 24 agosto. La sera di venerdì 21 agosto sarà consegnato il Premio Acquaformosa che accoglie. Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto delle misure anti-covid.
L'esperienza dell'accoglienza
Il Festival è anche un modo per valorizzare l'esperienza dell'accoglienza di questo piccolo centro arbereshe della Calabria, soprattutto in questa delicata fase in cui gli sbarchi di migranti sono associati alla diffusione del Coronavirus.
Anche per questo «non si poteva rinunciare all'iniziativa in un momento storico e strategico come quello che stiamo attraversando», dice Manoccio. Lo abbiamo intervistato