Un viaggio sonoro tra le favelas brasiliane e le sfide quotidiane del cuore, con un ritmo che conquista. Ma non solo, la storia dietro la canzone è quella di una ricerca incessante della verità musicale
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A Zigo Zago, ai microfoni di Simona Tripodi e Italo Palermo, l’artista Matthew Quiet ci porta dentro le strade delle favelas con il suo nuovo singolo "Favela". Un racconto potente, intriso di suoni latini e riflessioni sulla vita nelle periferie. Un brano che non lascia indifferenti, dove la musica incontra la realtà più dura. Ma cosa si cela dietro questa ispirazione? L'artista ci svela tutto in un'intervista esclusiva. «La vita non è sempre quella che vorremmo, ma bisogna farla nostra. È questo che voglio raccontare con “Favela”».
Questa è solo una delle dichiarazioni del cantante Matthew Quiet, l'artista che sta conquistando il pubblico con il suo mix di suoni latini e riflessioni sulla vita nelle periferie brasiliane. Con il nuovo singolo "Favela", Matthew si fa portavoce di un tema scottante, cioè le difficoltà quotidiane di chi vive in contesti difficili, ma anche la forza di chi riesce a trasformare la realtà con la propria musica. "Favela", disponibile dal 20 dicembre su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica, non è solo un pezzo musicale. È un viaggio sensoriale che ci porta a riflettere sulla fortuna di nascere nei "luoghi giusti" e sulle disparità che ancora oggi segnano le vite di milioni di persone. Matteo racconta senza filtri e con una vena di malinconia, facendo dialogare il suo passato con il presente e con un futuro ancora da scrivere.
Matthew non è solo un cantante, ma è un artista che ha costruito la sua carriera su basi solide, partendo dalla batteria, uno strumento che, secondo lui, «ti permette di sentire il battito del cuore della musica». E non è un caso che la batteria sia stata l’elemento che ha accompagnato la sua crescita musicale. Se c'è qualcosa che lo ha sempre spinto a migliorarsi, è stata la passione per la musica e la ricerca di un proprio genere, un “genere di appartenenza”, come lui stesso lo definisce. «Quando inizi a fare musica a un certo punto ti accorgi che devi avere una tua identità, un percorso da seguire. Questo è il mio cammino: la ricerca della verità musicale».
Ma perché proprio le favelas? Matteo risponde con la consapevolezza di chi ha vissuto un'esperienza unica. Cresciuto in un ambiente multiculturale, Matteo si è sempre sentito a casa con i suoni latini, una passione che ha poi riversato nella sua musica. «La mia ispirazione per “Favela” arriva da un'esperienza diretta con le persone, con chi vive quelle realtà. La canzone parla di come, a volte, la vita in certi luoghi ti segna, ma è anche una riflessione su cosa possiamo portarci dietro, cosa resta di noi e dei nostri legami». Il brano mescola influenze musicali provenienti dal Brasile, ma la sua base è universale. Le parole di Matteo sono quelle di chi ha visto il lato più crudo della vita, ma allo stesso tempo celebra la bellezza della resistenza umana.
Il brano è anche un "ritorno alle radici", un modo per guardare alle proprie esperienze passate con una nuova maturità. «La musica mi ha permesso di crescere, di vedere le cose sotto un’altra luce. Oggi, guardo il Matteo di prima con una consapevolezza diversa. Crescere significa anche saper vedere la vita come un’opportunità di cambiamento».
Nonostante la sua carriera ancora giovane, Matteo non si ferma mai. Oltre a "Favela", ci sono già in cantiere nuovi progetti e concerti. Il suo obiettivo è continuare a crescere come artista e a portare la sua musica in giro per il mondo, facendo conoscere anche la sua versione più intima e personale di ciò che la musica può essere. «Sono sempre in cerca di nuove sfide. Voglio continuare a esplorare, a miscelare generi, a evolvermi». Tutti i fan possono seguire Matteo sui suoi profili ufficiali: Facebook, Instagram, TikTok e ovviamente sulle piattaforme di streaming musicale.