“Regina” è il film d’esordio del regista catanzarese Alessandro Grande, già vincitore del David di Donatello  2018 con il corto Bismillàh, proiettato per la prima volta al cinema comunale della sua città che riapre dopo il lungo stop a causa della pandemia proprio con l’omaggio al regista emergente. «Ovviamente portare sullo schermo del cinema della propria città il primo film in un periodo storico come questo non può che essere motivo di grande orgoglio» per  il regista.

La prima a Catanzaro

«Un anno di attesa è stato lungo per tutti, soprattutto quando pensi che questa chiusura sia stata inutile – ha aggiunto il direttore del cinema teatro Francesco Passafaro -. Ripartire con il primo lungometraggio di Alessandro è una grande emozione e poter finalmente parlare con il pubblico dal palcoscenico e rivedere i cuori nel centro del centro storico è un’emozione grandissima e questa sera mi sono emozionato veramente e non mi succedeva da un bel po’. Questa sera la voce ha tremato, ed è bello».

Riconoscimenti per Grande e Passafaro

Un’emozione scandita dalla consegna, prima della proiezione, di un riconoscimento sia al giovane regista Grande che al direttore del cinema teatro comunale Passafaro da parte del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi. Il film, girato tra le montagne della Sila, mostra una Calabria insolita e personale, «una terra fredda, montana – ha spiegato il regista – dal clima rigido, che si sposa perfettamente con le emozioni e i sentimenti dei personaggi e con il conflitto che vivono all’interno del film».

La candidatura ai Nastri d'argento

Grande, che nella sua carriera ha sempre affrontato tematiche delicate viste con gli occhi dei ragazzi, in questo caso racconta la storia di una 15enne con il sogno di diventare cantante, orfana di madre, Regina appunto, e del padre Luigi, interpretati da una promettente Ginevra Francesconi e un intenso Francesco Montanari. Un legame forte messo a repentaglio da un evento imprevedibile che cambierà le loro vite. La pellicola è candidata alla 75ma edizione dei Nastri d’argento, nella categoria miglior soggetto, dopo essere stato l’unico film italiano in concorso al festival di Torino. «I prossimi progetti sono portare Regina in giro per le sale e per i festival, proprio come un buon padre, cosa che non è Luigi nel film, almeno fino a un certo punto, fa con il figlio, e poi mettere in cantiere la possibilità di fare altre storie lunghe». Il film resterà in programmazione al cinema di Catanzaro fino al 30 maggio, con due proiezioni alle 18.30 e alle 20.30.