VIDEO | All’Annunziata ospedale sotto pressione durante le festività natalizie. I bambini i soggetti più colpiti con febbre alta, disturbi gastrointestinali e problemi respiratori
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Il picco nella prima settimana di gennaio, adesso il peggio sembra passato con un calo significativo degli accessi ospedalieri per i sintomi da virus influenzale. Sotto pressione all’Annunziata di Cosenza soprattutto i reparti di pediatria, con una sostanziale differenza del decorso clinico in base all’età dei pazienti.
Febbre alta e problemi respiratori
«Nei bambini di pochi mesi di vita l’influenza si è manifestata soprattutto con febbre molto elevata della durata anche di cinque giorni con picchi di 40 gradi e disturbi di tipo gastrointestinale, tipo vomito, diarrea – ha spiegato Gianfranco Scarpelli, direttore del dipartimento materno-infantile dell’ospedale di Cosenza - Nei bambini più grandi invece, soprattutto negli adolescenti, sono comparsi pure problemi respiratori. Nei neonati invece abbiamo riscontrato un notevole calo delle bronchioliti da virus sinciziale».
Vaccino che funziona
Il regresso di questa severa infezione virale sarebbe da ricondurre all’adozione del piano vaccinale, con l’impiego di anticorpi monoclonali, attivato all’Hub di Cosenza dallo scorso 10 novembre: «La profilassi è stata applicata – ha detto Scarpelli – a tutti i nuovi nati e si è dimostrata efficace soprattutto tenendo conto dei dati dello scorso anno, quando siamo stati costretti a dedicare il reparto di neonatologia interamente al trattamento delle bronchioliti». L’invito è quello di evitare di affollare il pronto soccorso: «Siamo arrivati ad oltre cinquanta accessi pediatrici al giorno specialmente di notte e nei fine settimana quando i genitori non riescono a trovare una risposta dall'assistenza territoriale. L’ospedale come sempre risponde nelle emergenze ma sarebbe utile recarsi all’Annunziata solo in presenza di sintomi gravi».