VIDEO | Il presidente della Regione avrebbe già individuato un possibile sostituto: a Crotone potrebbe arrivare il manager in pensione Antonio Brambilla, consentendo all'attuale commissario dell'Asp Simona Carbone di prendere le redini a Catanzaro
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L’avventura calabrese di Vincenzo La Regina è giunta oggi al capolinea. Il manager lucano questa mattina ha protocollato le sue dimissioni e contestualmente preso servizio all’Asl Roma 6 assumendo l’incarico di direttore sanitario, dopo la nomina ufficializzata lo scorso venerdì dal commissario straordinario, Francesco Marchitelli.
La successione
Si chiude così anche il primo capitolo della fusione a freddo tra le due aziende catanzaresi e si apre adesso quello della successione al vertice della neonata azienda ospedaliera universitaria Renato Dulbecco, la più grande della Calabria e ancora lacerata da un processo di integrazione rimasto incompiuto.
La quadratura del cerchio
La partita che si giocherà nei prossimi giorni sarà quella di garantire una nuova governance all’azienda rimasta improvvisamente priva di guida ed è in questa direzione che si sta muovendo il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. In giornata dovrebbe aver acquisito la disponibilità di un altro manager che gli consentirebbe di trovare la quadratura del cerchio.
Rimescolamento di carte
La soluzione congegnata potrebbe risiedere in un parziale rimescolamento di carte con lo spostamento dell’attuale commissario straordinario dell’Asp di Crotone a Catanzaro e un nuovo manager nominato in sua sostituzione. Carbone dovrebbe prendere le redini dell’azienda ospedaliero universitaria Dulbecco mentre a Crotone dovrebbe approdare Antonio Brambilla, ex direttore generale dell’Ausl di Modena ma in pensione.
Un nuovo manager
Nato a Cologno Monzese, 68 anni, ha inizialmente svolto le funzioni di medico di famiglia. Nel 2019 è stato nominato direttore generale a Modena dell’azienda sanitaria locale fino al giugno 2022, da allora è in pensione. Se Carbone dovesse accettare il trasferimento a Catanzaro, il nome di Antonio Brambilla - ovviamente nel caso in cui manifestasse la sua disponibilità ad un incarico in Calabria - sarebbe quello capace di rimettere insieme le tessere di un puzzle, tuttavia, non ancora definitivo.
La scure del decreto Calabria
Se infatti la nomina all’Asp di Crotone potrebbe anche essere immediata, lo stesso non avverrà per l’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro che richiede una preliminare intesa con il rettore dell’Università Magna Grecia. Sullo sfondo rimane, inoltre, la scure del decreto Calabria che esaurirà i suoi effetti il 31 dicembre provocando l'immediata decadenza dei commissari straordinari. Un incarico a tempo, circa due mesi, non rappresenta esattamente un orizzonte allettante, a meno che non si pensi già ad una nuova proroga.