«Hanno salvato mia madre». La voce commossa e la gratitudine, forte, di una figlia che ha temuto di perdere la mamma. A parlare è Roberta Vallone, una giovane di Parghelia, di cui qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la storia. Una storia che ora è terminata con un lieto fine, anche grazie a lei che di fronte alla sofferenza della sua mamma non si è arresa e ha insistito affinché ricevesse assistenza.

Tutto ha avuto inizio nei primi giorni di febbraio, quando la signora Teresa – di 72 anni – ha avuto febbre alta e tremori, oltre a difficoltà a deglutire. «L’operatore del 118 mi disse che non c’era bisogno dell’ambulanza, ho quindi chiamato i carabinieri e solo dopo sono arrivati i soccorsi – racconta Roberta -. Anche al Pronto soccorso di Tropea avevano inizialmente minimizzato la situazione e solo una dottoressa cubana, dopo il cambio turno, si era accorta di una setticemia in corso». Da lì in ricovero immediato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Tropea. Una vicenda che aveva spinto Roberta a presentare una formale denuncia ai carabinieri.

Nell’ospedale di Tropea la 72enne ha poi trascorso ben 17 giorni, subendo anche un intervento chirurgico d’urgenza. «È stata curata amorevolmente, tutti hanno dimostrato grande umanità oltre che professionalità. Per questo – ci riferisce la figlia – voglio ringraziare tutto il reparto di Medicina, dai medici agli infermieri fino agli oss. Senza di loro mia mamma non sarebbe qui».
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