Nel parere al bilancio preventivo del 2023, l’organo avanza anche dubbi sulla congruità del fondo rischi stimato dalla società esterna Proxima, nata pochi mesi prima di ricevere l’incarico
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L'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza
In attesa del consiglio regionale in cui si conoscerà la posizione dell’ufficio del commissario alla sanità sulle transazioni da 77 milioni vergate dalle Asp calabresi con la Bff bank, avanzano nuovi dubbi sull’operazione. L’ultimo arriva da una struttura autorevole e terza come il collegio sindacale dell’Asp di Cosenza. L’organo, guidato dal dottor Fabio Buccico, lo scorso 19 giugno ha inviato alla direzione generale dell’azienda, all’ufficio del commissario, al Dipartimento Salute e alla Corte dei Conti il suo parere sul Bilancio consuntivo 2023 dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Diciamo subito che le conclusioni non sono tranquillizzanti rispetto a quelle famose transazioni. Ricordiamo anche che la sola Asp di Cosenza ha firmato un accordo del valore di 39 milioni di euro con la società di factoring milanese.
In merito il collegio sindacale si riserva di esprimere una valutazione, dopo un esame approfondito dell’enorme mole di fatture allegate all’accordo. L’organo scrive testualmente che «da un sommario riscontro effettuato risultano pagamenti antecedenti alla data di stipulazione della transazione». In parole povere il collegio ha il sospetto che nella transazione siano entrati crediti che erano già stati pagati. Ma non è solo questo il problema.
Il collegio avanza
dubbi anche sul fondo rischi dell’azienda, cioè il fondo obbligatorio che serve per mitigare i rischi legali, finanziari e operativi. L’ammontare di questo fondo è stato stimato da una società esterna all’Asp, la Proxima Audit Italia Srl. La società è stata al centro di una denuncia pubblica dell’ex dirigente dell’Asp Vincenzo Cesareo, poi ripresa anche dall’inchiesta de L’Espresso.La società nasce a fine luglio 2023 ed è composta da sette azionisti tra i quali figura Giuseppe Spadafora del servizio Audit della Regione. Spadafora nel suo lavoro è molto bravo, al punto che nell’ottobre scorso viene promosso esperto qualificato di terzo livello. Nel decreto dirigenziale numero 14685 si legge che «si è ritenuto di non dover procedere al previsto colloquio conoscitivo che, ancorché eventuale, non è necessario».
La Proxima, poi, nasce sotto una buona stella e dopo poco, precisamente il 23 aprile del 2024, ottiene, con affidamento diretto e per un importo pari a 15mila euro più Iva, l’incarico di valutare l’ammontare e la congruità del fondo rischi 2023 dell’Asp di Cosenza. La società esterna quantifica il fondo in poco più di 17 milioni di euro. Anche su questo il collegio sindacale esprime dubbi avanzando il sospetto che il fondo rischi sia poco congruo anche alla luce dei 39 milioni sborsati a favore della Bff Bank.
Dalla Regione invece nessun dubbio viene sollevato, almeno a quanto ci risulta, sulle riserve avanzate nel giugno scorso dal collegio sindacale.