Prevista una poderosa iniezione di prestazioni aggiuntive per medici e infermieri che aderiranno su base volontaria. L’operazione complessivamente costa più di due milioni di euro
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898 giorni per un elettrocardiogramma, 640 giorni per una mammografia, 625 per una colonscopia, 550 per un ecocolordoppler dell’aorta addominale, 416 per una visita dermatologica. Tempi biblici per avere accesso ad una semplice prestazione ambulatoriale, il percorso che si profila all’orizzonte a chiunque si accosti al servizio sanitario regionale è irto di ostacoli ma soprattutto di interminabili attese.
Attese interminabili
I dati, con una media mostre di svariati mesi d’attesa, sono condensati nel piano di recente licenziato dall’azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro, prodromico all’avvio di una operazione di recupero delle liste d’attesa. Davvero infinite, da quanto risulta dalle tabelle allegate al piano.
Quando va bene, quattro mesi
Anche quando non si tratta di aspettare quasi 900 giorni – quindi, circa 30 mesi - le tempistiche non sono comunque più stringenti. Ad esempio, le visite ed esami che richiedono minor tempo sono 124 giorni per una tac dei grandi vasi addominali, 128 per una visita ortopedica, 125 per una visita neurochirurgica, 132 per una tac del cranio e via dicendo. Insomma, almeno quattro mesi, tempistiche che scoraggerebbero chiunque. Chi ha fretta e denaro è spesso costretto a rivolgersi al privato. Chi non ha fretta o denaro, probabilmente sceglie di lasciar perdere e, quindi, di non curarsi.
Sedute operatorie
E se dal fronte ambulatoriale ci si sposta a quello chirurgico, la situazione non è meno preoccupante. Secondo le stime riportate dal piano, il numero di interventi chirurgici da recuperare al 30 novembre 2024 sono 42 suddivisi in classi di priorità. Cinque quelli di chirurgia oncologica.
Iniezione di prestazioni aggiuntive
L’azienda ospedaliera ha in animo di recuperarle con un piano che prevede una poderosa iniezione di prestazioni aggiuntive per medici e personale del comparto, i quali potranno scegliere se aderire o meno. Per i medici il valore delle prestazioni aggiuntive oscilla tra gli 80 e 100 euro all’ora; al personale del comparto spetterà invece una retribuzione aggiuntiva di 50 euro all’ora. Il costo dell’intera operazione è pari a oltre 2 milioni di euro. I fondi stanziati dalla Regione sono sufficienti.
Il recupero delle prestazioni
Il piano, nello specifico, prevede «per le prestazioni da recuperare con attività ambulatoriali, prime visite e diagnostica strumentale, al fine di potenziare la capacità operativa, l'attivazione di agende dedicate su cui spostare pazienti prenotati sul Sovracup, e di fatto liberando slot per prenotazioni esterne, in giorni e fasce orarie di accesso alternative a quelle utilizzate in via ordinaria».
Anche per gli interventi chirurgici «saranno utilizzate o sedute operatorie aggiuntive in giorni e fasce orarie alternative a quelle utilizzate in via ordinaria o ulteriori sale operatorie, allo stato, non utilizzate in via ordinaria».