Si naviga a vista in riva allo jonio in materia di sanità. Sia lo spoke di Corigliano-Rossano che i presidi di Trebisacce e Cariati, soffrono della drammatica carenza di personale. Operatori stremati e sottoposti a turni massacranti e con l’arrivo della stagione estiva e dei turisti, la situazione potrebbe notevolmente complicarsi.

Con l’attuale personale in dotazione non si riesce a garantire al momento neanche un piano di ferie. Eppure i fondi ci sono. Per la Regione Calabria sono stati stanziati per 12 milioni di euro.  Nella provincia di Cosenza si fa fatica a mettere in moto la macchina delle assunzioni e lo smistamento del nuovo personale nelle aree di sofferenza.

La questione è stata sottoposta alla parlamentare grillina Elisa Scutellà: «Tra le varie tematiche vi sono i fondi previsti nel decreto Calabria 2 – afferma la Scutellà – e che al momento sono bloccati. Grazie a questi fondi si riuscirebbe ad ottenere un piano di assunzioni del personale che al momento sarebbe fondamentale per i nostri nosocomi». Ed ancora: «Esistono problemi burocratici che vanno assolutamente risolti, poiché tali inceppi non si possono verificare nel comparto sanitario»

Altro tema di grande attualità è quello dello spoke di Corigliano-Rossano e in modo particolare l'ipotesi di suddividere in branche gli stabilimenti ospedalieri: in area chirurgica Rossano e medica invece Corigliano. «Queste sono decisioni che spero verranno prese a breve e spettano comunque alla struttura commissariale», chiosa la Scutellà.