«Non parteciperemo più se non verrà anche Occhiuto a rispondere alle nostre domande». La Conferenza dei sindaci vibonesi che ieri pomeriggio ha discusso delle numerose emergenze sanitarie, a cominciare dal paventato sgombero dell’ospedale Jazzolino, ci ha messo poco a trasformarsi in un ring politico. A presiedere la conferenza c’era il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano (Fi), al suo debutto alla guida dell’Assemblea.

Le premesse iniziali hanno fatto intuire subito che le cose non sarebbero andate per il verso giusto. Tante le assenze: 24 sindaci su 50 non si sono presentati e il numero legale del 50 per cento più uno è stato raggiunto per il rotto della cuffia. Presente anche il commissario dell’Asp, Vittorio Piscitelli, che in apertura dei lavori ha relazionato sulla situazione generale, ribadendo che «sull’ospedale di Vibo si è generato un allarmismo ingiustificato».

«Stavamo vagliando diverse ipotesi - ha spiegato Piscitelli -, poi è arrivata la proposta del presidente Occhiuto di cambiare la natura del finanziamento da 25 milioni di euro del Pnrr, trasformandolo in Fsc. Una possibilità concreta che abbiamo discusso con lo stesso governatore e che ci permetterà di lavorare con maggiore serenità. Attendiamo da un momento all’altro la risposta da parte della Regione per partire con la polizza di fidejussione e la consegna dei lavori che partiranno tra il 4 e 5 marzo. L’adeguamento dunque ci sarà mentre i lavori sul blocco operatorio saranno spostati il più a lungo possibile. La speranza è quella di trasferirlo nel nuovo ospedale che sarà ultimato a giugno del 2026».

«Non ci sarà alcuna chiusura dello Jazzolino, dunque», ha ribadito Piscitelli, il quale non ha escluso che ci sia la necessità di dover ricorrere a strutture modulari da affiancare al nosocomio: «È il piano B, ma confido che entro il 2026 sarà pronto il nuovo ospedale in contrada Cocari, così non ci dovrebbero essere disagi. Ciò che è certo e che i lavori di adeguamento dello Jazzolino partiranno entro questo mese di marzo». Parole che non hanno diradato i dubbi su come l’ospedale affronterà la fase dei lavori in attesa che si completi la nuova struttura. Domande che la risicata platea dei sindaci avrebbe voluto girare al commissario ad acta della sanità calabrese, il presidente Roberto Occhiuto, grande assente della riunione. In sua vece era presente il consigliere regionale Michele Comito, ma ovviamente ciò non è bastato a placare gli animi. Tanto che, a cominciare dal sindaco di Vibo, Enzo Romeo, molti hanno annunciato in aperta polemica che non parteciperanno più alla Conferenza dei sindaci sulla sanità finché non sarà presente Occhiuto.

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