Potrebbe essere la volta buona, o forse no. Ma tentar non nuoce. Devono averla pensata così i direttori generali delle aziende ospedaliere e territoriali della Calabria che si sono riuniti con il governatore Oliverio e con il dg del dipartimento Tutela della Salute Riccardo Fatarella per elaborare la terza proposta di decreto assunzioni in sanità.


Piangono i corridoi degli ospedali calabresi. Il blocco delle assunzioni e del turn over sono come lacci per il funzionamento a pieno regime e l’incombere delle ferie estive è come una spada di Damocle. Il decreto 50 del commissario Scura che avrebbe dovuto portare all’avvio del piano assunzioni del 2017 non è però mai stato pubblicato perché non porta la firma del sub commissario. Urbani dal canto suo ha nei giorni scorsi spiegato il suo diniego a vergare l’atto perché questo sarebbe incompatibile con i parametri ministeriali e ha redatto una nuova bozza di provvedimento.


Questa è quindi la terza stesura. “Nel corso della riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – è stata esaminata la bozza di un decreto, rielaborato dal Direttore Generale del dipartimento, tenendo conto delle due precedenti proposte formulate da parte del Commissario e del Sub-commissario per il piano di rientro”.


“Tale rielaborazione - si legge ancora nella nota - si è resa indispensabile per superare i contrasti interni alla struttura commissariale e per rendere coerente (e quindi immediatamente applicabile) il decreto alle indicazioni e disposizioni ministeriali. Nel testo del nuovo decreto sono indicate, d’intesa con i rappresentanti delle Aziende Ospedaliere e Territoriali, le necessità di personale per fronteggiare l’emergenza e sbloccare l’iter delle assunzioni”. La proposta è stata già trasmessa ai commissari Scura e Urbani e al ministro Lorenzin.

“In caso di perdurante inerzia – conclude la nota - il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, come ha già preannunciato nei giorni scorsi, adotterà i necessari e consequenziali provvedimenti per affrontare una obiettiva e grave emergenza sanitaria ed i rischi che potranno determinarsi per la salute dei cittadini calabresi”.

Tiziana Bagnato