Confronto in Cittadella con i segretari di Cgil, Cisl e Uil: denunciate ancora una volta tutte le carenze del settore a cominciare dai problemi che riguardano le risorse economiche e il personale
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Un Tavolo permanente regionale sulla Sanità, con convocazione mensile delle confederazioni regionali, oltre alla previsione di Tavoli tecnico-contrattuali, ad opera del dipartimento regionale della Tutela alla Salute e dell'Azienda Zero, per dare attuazione agli istituti contrattuali del personale di comparto e dell'Area medica. È quanto ottenuto dai sindacati confederali regionali nel corso dell'incontro con il presidente della Giunta regionale e commissario per la Sanità, Roberto Occhiuto e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, insieme ai responsabili regionali delle rispettive categorie della Funzione Pubblica, dell'Area Medica e dei Pensionati. All'incontro hanno partecipato i responsabili di Azienda Zero, del dipartimento regionale Tutela della salute, delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere. Ne dà notizia un comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali.
«I sindacati, esprimendo una forte preoccupazione per il Sistema sanitario nazionale rispetto alla grave carenza di risorse legata a responsabilità del governo, alle lacune della medicina del territorio e della rete ospedaliera - si afferma nella nota - hanno ribadito l'urgenza del rilancio della sanità pubblica, precisando che quella privata ne deve essere un'integrazione e non una sostituzione. Le organizzazioni hanno poi denunciato la mancata condivisione del tetto di spesa per le assunzioni e per la Contrattazione e la grave condizione del commissariamento che dura da più di 12 anni, rilanciando la necessità di un confronto improntato sulla trasparenza a partire dal Pnrr, con la necessità di acquisire informazioni sugli effettivi flussi di spesa e i relativi benefici».
Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito, inoltre, «la necessità di affrontare le condizioni socio-sanitarie sull'invecchiamento, sulla disabilità e sulla non autosufficienza; di procedere alla verifica e alla revisione delle politiche di accreditamento, a partire dal controllo delle applicazioni dei Contratti collettivi nazionali di lavoro; e di recuperare la grave assenza dell'azione politica sulla sanità registrata durante il periodo della pandemia, con una carente azione commissariale nello stesso periodo. Rimangono irrisolti i problemi del personale, a partire dallo sblocco delle assunzioni e dalla necessità di procedere alle stabilizzazioni del precariato esistente, al completamento dei Piani del fabbisogno 2022, allo scorrimento delle graduatorie esistenti e a rendere le future procedure concorsuali più performanti rispetto a quelle finora esperite».
Secondo i sindacati, «è determinante risolvere i problemi di accesso degli anziani ai servizi dei Centri unici di prenotazione, con particolare riferimento alle prenotazioni d'urgenza, ed intervenire sulla mobilità passiva e sulle liste d'attesa, con soluzioni diverse da quelle delle prestazioni in intramoenia che rappresentano la mortificazione del diritto universale alle prestazioni sanitarie».
I sindacati hanno richiesto, tra l'altro, «l'avvio di tavoli di confronto sulla vertenza sanità per la programmazione, pianificazione e con tavoli tematici sulla non autosufficienza, la disabilità e accordi regionali a partire dalle linee guida per la contrattazione, che, tra l'altro assicurino l'impegno dell'omogeneità nell'applicazione degli istituti contrattuali nelle varie Aziende sanitarie ed ospedaliere e con obbligo allo svolgimento della contrattazione decentrata e alla relativa attuazione».