Quarantacinque giorni di proroga. Alla fine così si è deciso di superare l'empasse determinato dal mancato rinnovo del decreto Calabria, norma speciale che finora ha consentito di nominare professionisti ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi anche al di fuori degli elenchi di idonei alla nomina di direttore generale.

Oggi appunto sarebbe arrivata a scadenza l'efficacia della norma attraverso cui sono stati nominati in Calabria quattro commissari straordinari. Si tratta di Antonio Brambilla, commissario straordinario dell'Asp di Crotone; di Gianluigi Scaffidi, commissario straordinario del Gom di Reggio Calabria; di Simona Carbone, commissario straordinario dell'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro e Antonio Battistini, commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro.

A partire da domani, dunque, le quattro aziende sarebbero rimaste prive di vertice, proprio a causa del mancato rinnovo del decreto Calabria. Tuttavia, la Regione ha optato per una soluzione last minute che mette al riparo, ma solo temporaneamente, i quattro enti del servizio sanitario dal rischio vacatio. Non senza travaglio, da giorni la questione è al centro di confronti e opposti pareri per comprendere la linea e la norma da applicare.

Alla fine, si è optato per il decreto legge che disciplina la proroga degli organi amministrativi (293/1994) e che appunto dispone una proroga tecnica degli organi in scadenza per 45 giorni. Un arco temporale che consentirà di superare con maggiore tranquillità soprattutto il nodo dei commissari che non possono in alcun modo essere rinnovati. È il caso del commissario straordinario dell'Asp di Crotone, Antonio Brambilla, e del commissario straordinario del Gom di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi, entrambi in pensione.

Probabilmente più agevole la strada della riconferma per i due commissari dell'azienda ospedaliera universitaria e di quella sanitaria di Catanzaro, Simona Carbone e Antonio Battistini. La prima è nell'elenco degli idonei alla nomina a direttore generale e potrebbe ottenere una proroga dell'incarico nelle more dell'espletamento dell'avviso per l'individuazione del dg. Battistini, invece potrebbe beneficiare della legge approvata dal Consiglio regionale che consente la nomina di un commissario straordinario, anche in pensione, provvedimento pensato per le aziende sciolte per infiltrazioni mafiose.

La Regione è intervenuta sul filo di lana con una proroga tecnica evitando così la decadenza di quattro commissari alla guida delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Il 31 dicembre è arrivato a scadenza il decreto Calabria, così la Cittadella ha disposto una proroga di 45 giorni degli organi amministrativi in scadenza.