Quattro ore fitte di controlli. Tanto si è protratto il tavolo di verifica interministeriale deputato alla verifica degli adempimenti del piano di rientro dal debito sanitario in Calabria. Questa volta però alla riunione ha partecipato la nuova struttura commissariale che per l'occasione è volata a Roma per il faccia a faccia sui conti con i funzionari dei due ministeri affiancanti: il ministero della Salute e il Mef.

Il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, il sub commissario, Maurizio Bortoletti, e il dirigente del dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi, a Roma mentre a Catanzaro si è ripetuto il video-collegamento rodato nei messi della pandemia. In primo luogo, si è discusso dei piani strategici: il programma operativo e il programma operativo Covid. Entrambi erano stati redatti dal precedente commissario ad acta, Guido Longo, ma nessuno dei due mai approvato.

Durante il tavolo i due ministeri hanno offerto la possibilità alla nuova struttura commissariale di apportare una revisione ad entrambi i documenti. In particolare al primo - il programma operativo - che dovrà esser rivisto prima di gennaio e che conterrà integrazioni - secondo gli intendimenti espressi dal presidente della Regione - con nuovi obiettivi sulla scorta del cambio di visione strategico da imprimere alla riorganizzazione sanitarie nel suo complesso. Per il secondo documento, invece, sarà necessario un aggiornamento.

Altro tasto dolente, l’assunzione di personale medico e infermieristico. Sulla questione più volte i due ministeri si erano espressi con preoccupazione sollecitando la Regione ad effettuare nuove assunzioni sfruttando i finanziamenti disposti dal Governo proprio a questo scopo. Il tavolo ha infatti preso atto della sensibile diminuzione della spesa per il personale, e non a caso la carenza di unità mediche e infermieristica è ormai cronica in Calabria, sollecitando pertanto la Regione a procedere alle assunzioni.