L'ospedale Pugliese sta valutando l'attivazione di un quarto reparto. Centrale operativa del 118 in tilt, si tenta di riorganizzare la gestione degli accessi e dei trasporti
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Inizia ad andare in apnea il sistema sanitario travolto dall’ondata estiva pandemica. Nella serata di ieri il reparto covid dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme ha infatti sospeso i ricoveri per carenza di personale. I sanitari del 118 che avevano a bordo un paziente sono stati così costretti a trasportarlo all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro dove, nonostante i posti letto fossero tutti al completo, l’uomo è stato ugualmente accettato e preso in carico dal personale del pronto soccorso che lo ha visitato.
Una nuova emergenza
Si profila all’orizzonte una nuova emergenza. Nella giornata odierna i tre reparti dell’azienda ospedaliera catanzarese, che contano una dotazione di 43 posti letto, sono quasi saturi. Qualche degenza si è resa disponibile ma potrebbe essere solo questione di ore dal momento che l’incremento di contagi non accenna a fermarsi. Bloccati i ricoveri all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme per carenza di personale che conta una dotazione di 16 posti letto e anche al policlinico universitario è sold out: i 20 posti letto di Malattie infettive sono saturi.
118 in tilt
Diverse comunicazioni sono giunte alla centrale operativa del 118 nel tentativo di riorganizzare gli accessi e i trasporti verso i presidi ospedalieri, ormai quasi al collasso. In emergenza all’ospedale Pugliese si lavora all’attivazione di un quarto reparto per consentire lo sfogo agli altre tre, dove sono ricoverati sia pazienti con sintomi della malattia ma soprattutto, e forse in maggior numero, degenti che hanno solo necessità di essere isolati provenienti da altre unità operative.
Covid room
La soluzione che si sta valutando in queste ore è quella di recuperare ulteriori spazi al quinto piano dell’edificio ospedaliero dal reparto di Medicina, due covid room dotate di 7 posti letto che porterebbero a 50 la dotazione complessiva del Pugliese. Intanto, la gestione dei reparti inizia a mostrare le prime difficoltà. Ieri sia ai medici che agli infermieri di tutte le altre unità operative è stato richiesto un ulteriore sforzo, la disponibilità a prestare un turno di servizio nei reparti covid per mancanza di personale determinata dalla necessità di accordare le ferie estive ma anche a causa di alcune positività registrate nelle corsie ospedaliere.
Personale stremato
I mugugni non sono mancati. Il personale è infatti stremato da due anni di emergenza, soprattutto coloro i quali sono stati impegnati nei reparti a maggior rischio. Nel frattempo, anche la centrale operativa del 118 si trova in difficoltà nella gestione dei pazienti covid, con i reparti quasi tutti saturi bisognerà ora capire dove portare i casi più urgenti. Mentre anche qui il personale è allo spasimo, ridotto all’osso. Solo due operatori in centrale a turno a rispondere ad una domanda di assistenza che pare inarrestabile, oltre alla pandemia vi è un intero territorio da gestire e i voli dell’elisoccorso.