Secondo un report della fondazione Gimbe la nostra regione resta indietro a fronte di un aumento sul piano nazionale del 65%
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In Calabria, per l'anno 2022, la percentuale di recupero delle prestazioni sanitarie totali dell'anno saltate a causa della pandemia è pari al 18%, meno di un terzo della percentuale media nazionale che è del 65%.
Lo rileva un report elaborato dalla Fondazione Gimbe, che si occupa anche del finanziamento utilizzato dalle Regioni sulla base dei dati del ministero della Salute contenuti nel Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica della Corte dei Conti. Nello specifico - fa sapere Gimbe - la percentuale di recupero dei ricoveri chirurgici programmati è pari al 27% (dato Italia 66%) mentre quella degli inviti a screening oncologici al 34% (dato Italia 82%).
La percentuale di recupero delle prestazioni di screening oncologico è pari al 9% (dato Italia 67%) e la percentuale di recupero delle prestazioni ambulatoriali è pari al 13% (dato Italia 57%). La percentuale del finanziamento rendicontato rispetto a quello assegnato è pari al 28% (dato Italia 69%) così come quella relativa alla committenza alle strutture private accreditate si colloca al 3Prest0% (dato Italia 29%).