VIDEO | Entro 30 giorni sarà attivato un polo nefrodialitico. Si lavora per il reparto di medicina e per l'hospice. Per il day surgery, chirurgia di un giorno servirà più tempo. Il subcommissario Esposito: «C'è l'impegno a potenziare i servizi»
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Il sopralluogo nei locali del Santa Barbara di Rogliano del sub commissario al piano di rientro in sanità, Ernesto Esposito, accompagnato da Vitaliano De Salazar e Antonello Graziano, commissari dell'Azienda Ospedaliera e di quella territoriale, non è passato inosservato agli amministratori del comprensorio del Savuto.
Presidio dei sindaci
I sindaci, radunati davanti la sbarra di ingresso del nosocomio, hanno invitato i tre dirigenti ad un breve confronto all'interno della vicina sala consiliare, per una informativa sui destini del presidio sanitario, impiegato come struttura Covid durante la pandemia e adesso svuotato di personale e di funzioni. Gli amministratori temono di dover assistere ad uno smantellamento definitivo dei reparti destinati alle acuzie ed alla degenza ed anche ad una chiusura del blocco operatorio «nonostante sia stato recentemente ristrutturato ed adeguato tecnologicamente» ha detto il sindaco di Rogliano Giovanni Altomare.
Il primo cittadino ha consegnato ad Esposito un opuscolo dal titolo Il malgoverno della sanità in Calabria, a cura del giornalista Mario Massimo Perri. Nella pubblicazione sono elencati i primati di questo nosocomio «costruito anche – ha ricordato Altomare – con le rimesse dei nostri minatori emigrati all'estero. Affetti da silicosi queste persone si posero il problema di poter ricevere cure adeguate nei borghi in cui erano nati e vissuti da bambini, con la speranza di potervi rientrare per trascorrervi l'ultima parte della propria esistenza». Tra i primi cittadini intervenuti, oltre a quello proprio di Rogliano, Giovanni Altomare, c'erano Pietro Tucci (Marzi), Orazio Berardi (Mangone), Donatella Deposito (Parenti), Lucia Nicoletti (Santo Stefano di Rogliano), Vincenzo Conte (Cellara), Valerio Vigliaturo (Carpanzano), Francesco Porco (Aprigliano).
Subito la dialisi per l'ospedale Santa Barbara
Il subcommissario Esposito ha assunto l'impegno della riapertura dei dieci posti della dialisi entro i prossimi trenta giorni, preannunciando inoltre un potenziamento del polo nefrodialitico, con l'ausilio di una una équipe itinerante incaricata di procedere agli accessi venosi per l'utenza. «C'è l'impegno di potenziare i servizi, rendere la sanità più fruibile e vicina ai cittadini di questo comprensorio – ha detto tra l'altro Esposito - Saranno ripristinati i posti di medicina e quelli dell'hospice. Sul blocco operatorio sono in corso le valutazioni per avviare le attività in sicurezza. Non ci sarà invece un pronto soccorso pur garantendo – ha concluso il sub commissario - una continuità assistenziale».
Lavoro poco visibile ma intenso
Antonello Graziano ha informato della prossima attivazione di un punto prelievo per le analisi del sangue e di uno sportello Cup per prenotazioni e pagamento ticket. De Salazar si è detto fiducioso: «Ci sono le disponibilità finanziarie ed anche una visione di prospettiva della governance. Noi commissari siamo gli esecutori. La nostra parola d'ordine è migliorare le condizioni della sanità calabrese. Non è uno slogan. Stiamo lavorando dalle fondamenta. Come in un palazzo, questa parte è impegnativa e poco visibile all'esterno, ma determinante per sorreggere quello che verrà in futuro».
I Comitati vigilano
Cristina Guzzo, portavoce del Comitato Cosenza Sud, ha ribadito le aspettative dei cittadini: «Bisogna garantire il nostro diritto alla salute. Entro poche settimane vogliamo vedere dei cambiamenti concreti a partire dalla dialisi, come ci è stato detto, proseguendo però con l'attivazione dei reparti e di altri servizi complementari, come la radiologia ed il day surgery (chirurgia di un giorno). Non consentiremo più che l'ospedale di Rogliano possa essere depauperato».