Rinsalda la necessità dell’indagine epidemiologica in atto, e fa chiarezza Giovanni Tripepi, dirigente di Ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria e rappresentante del Cnr che a titolo gratuito sta affiancando la garante regionale per la salute Anna Maria Stanganelli che nel 2023 ha dato impulso all'avvio, in collaborazione con l’asp e il Gom, di uno studio epidemiologico.

«Attenzione a non attribuire attuali patologie tumorali a quanto accaduto negli ultimi tre, quattro, cinque anni. Esse, qualora fosse accertato il nesso di causalità con il degrado ambientale, sarebbero da attribuire a un’esposizione risalente almeno a un decennio fa».

Lo studio è, infatti, volto ad appurare, se vi sia un nesso di causalità tra il degrado e i veleni sprigionati dai roghi dei rifiuti e l’incidenza tumorale registrata in alcuni quartieri particolarmente critici dal punto di vista igienico-sanitario di Reggio Calabria. Tra questi Arghillà, rione Marconi, Mortara, Mosorrofa e non solo.

Ospite del format del Reggino.it A tu per tu, Giovanni Tripepi, ha riferito delle prime fasi dello studio, tracciando anche un quadro di contesto del territorio di Reggio Calabria  e illustrando il nodo adesso da sciogliere relativo alla privacy.

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