I timori degli effetti nefasti della riforma sono stati espressi nel corso della puntata odierna del programma di LaC Tv. Rubens Curia preconizza il disastro e propone una mobilitazione forte e trasversale per indurre il Governo a tornare sui suoi passi
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«C’è la cornice, il quadro generale. Ma non c’è la sostanza né ci sono le risorse». Per questo l’Autonomia differenziata spaventa. E preoccupa ancora di più la prospettiva immediata: «Qui rischiamo di fare la fine degli Stati Uniti: chi può permettersi un’assicurazione potrà avere cure. Chi no…». A pronunciare queste frasi sono rispettivamente Maria Baldassarre (Cgil Cosenza) e Walter Bloise (Fp Uil Calabria), intervenuti oggi a Dentro la notizia per affrontare il nodo degli effetti che il disegno di legge di iniziativa governativa approvato dalla Camera in lettura definitiva il 19 giugno potrebbero avere sul sistema Paese in materia soprattutto sanitaria.
«Sarà semplicemente un disastro», preconizza addirittura Rubens Curia, già manager regionale della sanità e medico infettivologo intervenuto al format condotto da Pier Paolo Cambareri in veste di rappresentante di “Comunità competente”. «Dopo l’entrata in vigore della legge – aggiunge – dopo appena 6 mesi la sanità calabrese sarà distrutta». E il perché lo spiega, e lo motiva dati alla mano nel corso della puntata durante la quale sono stati proposti anche il contributo critico sulla legge della presidente Anci Calabria, Rosaria Succurro (che è esponente di Forza Italia vicinissima al presidente della Regione Roberto Occhiuto) e le voci raccolte da Patrizia De Napoli degli studenti Unical, tutti giovanissimi ma pienamente consapevoli di quanto sta accadendo. Una puntata impreziosita anche dai collegamenti curati dall’inviato Salvatore Bruno da Cosenza che, insieme ai sindacalisti di Uil e Cgil, ha posto l’accento sulla matematica certezza che il divario nella risposta sanitaria tra Nord e Sud del Paese aumenterà. I numeri, del resto, sono abbastanza impietosi già adesso per quanto attiene l’emigrazione sanitaria, il ricorso agli screening di prevenzione tumorale e via discorrendo. Le disuguaglianze, insomma, si toccano già con mano.
Sì, ma come uscirne? Da Rubens Curia la proposta che trova piena sponda negli ospiti di Uil e Cgil: dare vita a una mobilitazione forte, che vada oltre gli steccati ideologici e politici e che induca il governo del Paese, quindi il centrodestra, a tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi. E per quanto riguarda invece le opportunità decantate da chi ha votato a favore della proposta? Nessuno le ha ravvisate nel corso della puntata, segno evidente che tra la narrazione edulcorata di chi deve difendere le proprie scelte cercando di motivarle e la realtà dei fatti ci sia un vero abisso.
Puoi rivedere la puntata di Dentro la Notizia su LaC Play.