Rinuncia all'incarico e si dimette pochi giorni dopo aver firmato il contratto. È successo nei giorni scorsi all'ospedale di Locri, rimasto, ancora una volta, senza il primario di Ortopedia. Una vicenda sulla quale è intervenuto Roberto Occhiuto, oggetto nelle ultime settimane dell'attacco di sindacati e ordini dei medici per la decisione di assumere 500 medici cubani

«La vicenda del primario di ortopedia dell’ospedale di Locri - scrive il presidente della Regione Calabria - vincitore di concorso, che rinuncia all’incarico e si dimette pochi giorni dopo aver firmato il contratto deve far riflettere. Ci auguriamo che il dottor Furci, di cui si dice un gran bene, possa tornare sui suoi passi, ma è lampante come in Calabria sia estremamente difficile - come andiamo ripetendo da tempo - trovare medici disposti a lavorare in condizioni disagiate e in strutture ospedaliere complicate».

«E la storia del dottor Furci non rappresenta un’eccezione, ma in questi mesi l’ho vista e rivista decine di volte, per le più variegate figure professionali, in giro per i presidi ospedalieri della nostra Regione. Io, da governatore e commissario della sanità, devo guardare avanti, ricercando soluzioni ai problemi, lavorando a concorsi più attrattivi, tenendo con ogni mezzo aperti gli ospedali, e garantendo il diritto alla salute ai calabresi».

«Ma l’ordine dei medici, che nelle scorse settimane non ha lesinato aspre critiche per la mia iniziativa sui camici bianchi cubani, ha qualcosa da dire? E l’opposizione in Consiglio regionale? Il silenzio assordante di queste ore sorprende, e non poco».