Gli operatori chiedono al governatore l’avvio di un percorso per l’inserimento presso le varie aziende sanitarie e per una futura stabilizzazione: «Abbiamo lavorato in piena emergenza»
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I sanitari che hanno prestato servizio durante l'emergenza Covid nei Centri vaccinali calabresi hanno scritto al presidente della Regione Roberto Occhiuto chiedendo «di essere ascoltati affinché si arrivi ad un percorso virtuoso per la nostra situazione e che porti al reintegro presso le varie aziende e se ci dovrà essere ad una futura stabilizzazione».
«Siamo noi a scriverle – si legge nella lettera aperta - in quanto il 31 dicembre 2022 è terminato il nostro contratto di somministrazione, viste le decisioni da parte del generale Antonio Battistini di chiudere i centri vaccinali calabresi e dare in mano le vaccinazioni alle Asp territoriali, medici di medicina generale e farmacie.
Le scriviamo in quanto, come tutti gli altri operatori sanitari che hanno lavorato in piena emergenza e rischiato anche la vita cercando di combattere il virus dove hanno visto premiati i propri sacrifici, anche noi abbiamo dato il nostro contributo e vorremmo avere lo stesso trattamento riservato a tutti gli operatori sanitari assunti presso enti pubblici perché anche noi, anche se assunti mediante banco Arcuri per la campagna vaccinale tramite interinali, abbiamo prestato servizio presso aziende pubbliche, e non ci sembra giusto dopo ben due anni di lavoro essere mandati a casa. Anche se la campagna vaccinale è terminata siamo sempre operatori sanitari che hanno il diritto e soprattutto la volontà di tornare a fare il proprio lavoro negli ospedali e con i nostri pazienti».