VIDEO | Secondo l'associazione che tutela i diritti dei malati in tal modo si produrrebbero risparmi pari a 7 milioni di euro. Spicca l'ottima performance della provincia di Vibo Valentia
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«Dai dati calabresi di dicembre sulla consistenza dializzati balza evidente il risultato performante del numero di pazienti in dialisi domiciliare nell’azienda sanitaria vibonese: 26 malati su 137 in cura (19%) trattati con dialisi peritoneale contro la media regionale del 9,3%». Lo si legge in un comunicato del componente della segreteria regionale di Aned, Giovanni Cicino.
L'associazione che tutela i diritti dei malati sottolinea come: «Questo lusinghiero risultato - merito del team che lo gestisce con impegno costante da anni – per Aned dovrebbe essere un obiettivo obbligato di tutte le aziende calabresi.
Il dettaglio poi che tra questi pazienti vibonesi vi siano sei pazienti ultraottantenni è altamente positivo perché, al di la di ogni altra considerazione, ai malati viene risparmiato anche il faticoso e complesso problema bi-giornaliero del trasporto, in alcune aree calabresi ancora impossibile per carenze ambientali.
Sulla scia del risultato (19%) dell’azienda sanitaria vibonese troviamo quello di Crotone (15%), Catanzaro (13%) poi Reggio Calabria (6%), con dati però di ottobre, e ultima Cosenza (5%).
L’azienda sanitaria provinciale reggina, diretta dalla dott.ssa Lucia di Furia, alla vigilia di Natale ha avuto l’approvazione in regione del progetto di dialisi peritoneale, condiviso da tutto il personale e da Aned. Così, è auspicabile possa recuperare almeno il calo di circa il 50% dei pazienti avuto all’hub reggino.
Le nostre sollecitazioni fatte sull’avvio della dialisi domiciliare all’azienda sanitaria di Catanzaro, per gli ospedali di Soverato e Lamezia Terme, e alla azienda sanitaria di Cosenza per gli ospedali di Castrovillari e di Paola Cetraro non trovano ancora riscontro positivo.
L’enorme valenza della dialisi peritoneale (domiciliare) - ove clinicamente possibile - sta nella sensibile riduzione di spesa (meno 50%, quindi a meno € 25.000/cad. emodialisi) e nella eliminazione dei rischi di infezioni ospedaliere, oltre ad essere anche più fisiologica per il paziente. Con un 19% uniforme di dializzati in peritoneale sui 1500 dializzati calabresi avremmo oltre 7 milioni di euro annui di risparmio per le disastrate finanze regionali».