Parole, parole, parole. No non è il celebre ritornello di Mina. Sono le uniche cose rimaste agli scillesi in merito all’ex ospedale di Scilla. È triste lo spettacolo. Transenne ovunque e una storia distrutta. Calpestati i sacrifici degli scillesi d’America che per mettere su quella struttura immensa hanno lottato.  

Il sit – in

Non si arrende il comitato pro ospedale prima e Casa della Salute poi. E la presidente Carolina Cardona prova a chiedere il sostegno dei cittadini per portare avanti una battaglia di civiltà. Una lotta che va avanti ormai da anni per salvare un presidio che negli anni è diventato un punto di riferimento per la salute di tanti cittadini. Ma i numeri e la grande utenza non sono bastati. Adesso si punta a un esposto per fermare questa continua espoliazione della struttura.

L’ex ospedale di Scilla, dopo la chiusura parziale decisa dall’Asp perché la struttura è stata ritenuta non sicura, continua a perdere pezzi. Tutto mentre si allontana sempre di più l’ipotesi di una ristrutturazione o, come si era in prima battuta ipotizzato, demolizione.  Durante l’ennesimo sit-in per provare a difendere la struttura sono state palesare le promesse non mantenute.
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