Il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Regione ha visitato il reparto che funziona con due soli sanitari: «Anche la situazione strutturale è pessima. Bisogna potenziare e non chiudere»
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Il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione, Antonio Marziale, si è recato in visita all’ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena, dove ha incontrato la primaria facente funzione del reparto di pediatria, Tiziana Foti.
«La mia visita - ha affermato Marziale - si è resa necessaria per via della paventata chiusura del reparto, motivata dai vertici sanitari per carenza di personale medico. In effetti, come mi ha spiegato la primaria Foti, i due medici operanti sono costretti a turni massacranti fino a dodici ore. La situazione strutturale è pessima ed anche quella relativa ai presidi sanitari è, per dirla eufemisticamente, precaria, con lettini vetusti, culle le cui sponde sono legate con lo spago, poltrone disfatte e servizi igienici al limite della praticabilità».
Per Marziale «rimane l'ospedale di Polistena, più specificatamente la pediatria, un servizio da potenziare casomai e non da sopprimere, perché priverebbe migliaia di bambini e ragazzi in età pediatrica del diritto alla salute e ad un primo soccorso d'importanza vitale. Stamattina ho incontrato in Consiglio regionale la collega Garante della salute, Anna Maria Stanganelli, con la quale ho condiviso le informazioni acquisite nel corso della visita ed insieme continueremo a prestare la massima attenzione affinché le autorità preposte siano celeri nel sanare la situazione, che non può trovare nella chiusura l'epilogo».
«È evidente a occhio nudo - ha sostenuto Marziale - che la situazione di degrado in cui versa il reparto non può che essere maturata nel corso dei decenni e c'è da chiedersi come mai nessuno prima d'ora abbia avvertito la necessità di denunciarla».