Il recente decreto regionale che riorganizza la rete ospedaliera calabrese ha creato più di un malumore ad Acri, nel cosentino. Nelle ultima settimane, politica, cittadini, sigle sindacali e associazioni, si sono infatti mobilitate per contestare la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale approvata dalla struttura commissariale. Una decisione che penalizzerebbe ulteriormente l'ospedale acrese "Beato Angelo". 

Dopo la manifestazione in piazza ad Acri, che si è tenuta lo scorso 4 aprile, questa mattina si è svolta una protesta sotto la Cittadella regionale. Un centinaio di cittadini di Acri hanno raggiunto Catanzaro con il sindaco Pino Capalbo in testa che ha reiterato una richiesta di incontro al presidente della Regione. 

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«Per impegni istituzionali, sia il presidente di Regione Calabria Roberto Occhiuto, sia gli assessori regionali al nostro arrivo non erano presenti in Cittadella (così ci hanno detto) - scrive con un velo di polemica il primo cittadino di Acri -. Abbiamo fatto richiesta di presenza del presidente Occhiuto al Consiglio comunale aperto che si terrà domani, speriamo venga accolta». 

Il sindaco Capalbo promette battaglia: «Intanto noi tutti, partiti di maggioranza, forze di opposizione, cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali e comitati andiamo avanti. Contestualmente abbiamo impugnato anche l'ultimo decreto (n. 78) di riorganizzazione della Rete ospedaliera del 26 marzo 2024». E ancora: «Ringrazio i cittadini acresi che oggi si sono recati in Cittadella - prosegue il primo cittadino acrese -, facendosi interpreti delle preoccupazioni manifestate da migliaia di persone che giorno 4 aprile u.s. sono scesi in piazza ad Acri per difendere il diritto alla salute. Questo è soltanto l'inizio».

Dopo la mattinata di protesta nel piazzale della Cittadella regionale, la giornata di Capalbo è continuata a Cosenza, nella sede dell'Asp. Qui il sindaco di Acri ha incontrato il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale Antonello Graziano: «Abbiamo affrontato le criticità del nostro ospedale - scrive in un'altra nota Capalbo - , in particolar modo il pensionamento dei chirurghi: si è assunto l'impegno di pubblicare una manifestazione d'interesse per il reclutamento di nuovi chirurghi». 

Dall'incontro tra il sindaco di Acri Capalbo e il direttore dell'Asp di Cosenza Graziano, sarebbe emersa la volontà di potenziare personale e servizio del nosocomio acrese: «Per la radiologia, dopo una interlocuzione con il Dott. Giusti - si legge -, saranno previsti altri turni aggiuntivi, ovviamente su base volontaria. Per l'anestesia, anche in questo caso, sarà reclutato personale in quiescenza (a prestazioni). Per l'ambulatorio di oncologia si verificherà la possibilità di una convenzione tra Asp Cosenza e l'Azienda ospedaliera, dopo una interlocuzione con il nuovo primario del reparto di oncologia dell'ospedale di Cosenza nonché docente universitario Carlo Capalbo».

«L'Asp ci ha rassicurato che utilizzeranno fondi di bilancio da investire nel nostro ospedale - aggiunge Capalbo - . Al tal fine, a corredo, si allega il progetto esecutivo per il quale dovranno essere espletate le procedure di gara per un importo complessivo di € 1.170.000. Per il resto, ovvero la diminuzione dei posti letto, ci affideremo all'autorità giudiziaria competente».

All'incontro hanno partecipato anche il consigliere comunale di Acri Salvatore Palumbo (Fratelli d'Italia) e contestualmente telefonicamente consigliere Angelo Giovanni Cofone (M5s SI) ed il presidente della commissione sanità di Acri Mario Fusaro.