I consiglieri regionali dem chiedono alla Giunta chiarimenti sullo stato dell'arte e sul cronoprogramma per la realizzazione della struttura: «L'attesa dura dal 2013 e il cantiere è ormai fermo da novembre scorso»
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«Preoccupa lo stato di avanzamento dei lavori relativo alla realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide che la cittadinanza aspetta fin dal 2013. Nonostante le ripetute rassicurazioni siamo davanti ad uno stop dei lavori con il cantiere che nei fatti è fermo fin dal novembre 2022».
A sostenerlo sono i consiglieri regionali del Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci che annunciano un’interrogazione alla giunta regionale per avere elementi di certezza sullo stato dell’arte e sul reale cronoprogramma che possa portare alla definitiva costruzione del nuovo nosocomio.
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«Il cantiere inoltre – proseguono i due – continuerà a restare fermo almeno fino all’approvazione della perizia di variante sanitaria e tecnologica e del Piano economico finanziario. Una volta approvato il piano, serviranno almeno sei mesi per stipulare i contratti principali con i fornitori primari ed approvvigionare i materiali principali. Oltre all’aumento dei costi al quale si dovrà fare fronte per l’adeguamento dell’opera non si può dimenticare che dal dopo pandemia, e con la guerra in Ucraina ancora in corso, i tempi per all’approvvigionamento dei materiali si sono quadruplicati facendo ulteriormente lievitare le spese».
«Il punto di riferimento per la realizzazione dell’opera e cioè l’ingegnere Petrone, originario di Rossano, fin qui è stato garanzia di affidabilità e celerità e siamo certi – dicono ancora Bevacqua e Iacucci – che farebbe di tutto per realizzare il nuovo ospedale in tempi record, abbattendo i cinque anni che in media si possono ipotizzare facendo riferimento alle statistiche nazionali per opere similari. Adesso, però, rischiamo anche di perdere l’ingegnere Petrone che starebbe valutando le dimissioni anche a causa dello stop al cantiere».
«Serve insomma fare in fretta e vederci chiaro – dicono ancora i due consiglieri del Pd – anche perché ai tempi già calcolati vanno aggiunti circa sei mesi per i collaudi della struttura e delle apparecchiature sanitarie per il rilascio dell’agibilità da parte dell’Asp. Non si può pensare dunque di impiegare meno di quattro anni da quando avverrà l’approvazione e ad oggi nulla risulta approvato e nemmeno sappiamo quando lo sarà. Nel frattempo, però, sono stati depotenziati il “Giannettasio” ed il “Compagna”, i due presìdi ospedalieri dello spoke di Corigliano Rossano creando ulteriori difficoltà ai cittadini del popoloso comprensorio mettendo a rischio il diritto alla salute. Serve dunque un cronoprogramma chiaro e interventi tampone per affrontare al meglio il periodo che servirà per la realizzazione del nuovo ospedale. Per questo nei prossimi giorni depositeremo apposita interrogazione per avere i chiarimenti necessari dal governo regionale».