«La Regione non si sottragga alle proprie responsabilità sul completamento del nuovo ospedale della Sibaritide». È l'invito che i segretari generali regionali di Feneal Uil, Maria Elena Senese; Filca Cisl, Franco Ventarola e Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, rivolgono al presidente della giunta regionale.

«Si impegni finanziariamente nell'approvare la perizia di variante che, in questo momento storico, appare come il punto determinante per accompagnare il nuovo presidio ospedaliero all'avvio della sua missione di miglioramento dell'offerta sanitaria sul territorio».

Leggi anche

«La cifra da coprire è importante - sostengono i tre sindacalisti -, quasi quanto quella investita sino a oggi per la realizzazione di oltre il 90% delle opere a progetto, e di questo ne siamo consapevoli ma, allo stesso tempo, siamo convinti che non impegnare la Regione, con convinta concretezza, nella realizzazione definitiva di questa opera pubblica di grande importanza, sarebbe uno smacco insopportabile per i calabresi e, in particolare, per le cittadine e i cittadini di un territorio già ampiamente sacrificato sull'altare delle promesse elettorali».

«I tempi stringono, al momento non ci sono le condizioni economiche per proseguire nella costruzione dell'opera, il cantiere di fatto è fermo, e sulla graticola ci rimangono le maestranze dell'azienda committente che, entro la fine di questo mese sarà chiamata a presentare una perizia di variante utile a superare le nuove previsioni di dotazione infrastrutturale inserite dal cosiddetto Decreto Covid e a far ripartire il cantiere e, quindi, traghettare il nuovo ospedale della Sibaritide verso il taglio del nastro definitivo», continua la nota.

Leggi anche

«Il presidente della giunta regionale, davanti al prefetto di Cosenza - sottolineano Senese, Ventarola e Celebre - ha garantito l'impegno suo personale e del governo regionale finalizzato all'approvazione del nuovo Piano economico finanziario dell'opera, all'approvazione in tempi celeri del progetto di variante e, quindi, alla copertura economica dei costi dello stesso progetto di variante. Così come nella stessa riunione erano stati presi impegni da parte del presidente per la liquidazione delle risorse Covid già contabilizzate, entro il 30 aprile 2023. Quello posto in essere da chi gestisce la cosa pubblica in Calabria non dovrà essere un mero atto tecnico, ma lo stesso dovrà essere sostenuto da un impegno amministrativo, politico ed economico, da parte della giunta regionale».