La preoccupazione che l’ospedale della Sibaritide possa rappresentare un gigantesco mausoleo, simbolo delle opere incompiute in Calabria, si sta sempre più dissipando. E questo perché dopo alcuni mesi di tavoli concertativi Regione e D’Agostino spa – concedente e concessionario – hanno trovato l’accordo definitivo sul costo della variante che servirà ad aggiornare un progetto del 2013 alle normative sopraggiunte nel tempo fino al 2023. L’upgrade è stato ulteriormente “limato” rispetto alle ipotesi dei mesi scorsi e, dunque, stimato in circa 90 milioni di euro: una cifra che farà lievitare a 200 milioni il costo dell’intera opera (con il 28% dei lavori già realizzati). In estate, infatti, sono state terminati i lavori strutturali e tra qualche settimana – orientativamente entro gennaio 2024 – il cantiere di contrada Insiti, terra di mezzo tra Rossano e Corigliano, riprenderà vita e tornerà a regime. In fase di concertazione tra le parti, inoltre, sono cambiate anche le percentuali del partenariato tra la Regione Calabria che inizialmente doveva garantire il 90% dei costi e la D’Agostino costruzioni la restante parte. Concedente e concessionario pare abbiano trovato l’intesa sul rapporto 75%-25%.

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D’Agostino ricerca personale

In vista della ripresa dei lavori, attualmente l’azienda costruttrice sta trattando con i fornitori delle materie prime e reclutando il personale specializzato attraverso appositi avvisi pubblicati su Linkedin, il social dedicato ai contatti professionali ed al mercato del lavoro. Diverse le figure ricercate, con priorità concessa ai residenti in Calabria, tra cui il responsabile del controllo e gestione della qualità, della sicurezza e dell’ambiente, un contabile di cantiere, il capo cantiere. L’azienda starebbe già vagliando tutta una serie di curricula per accelerare le procedure.

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I tempi

Come accennato, entro il mese di gennaio dovrebbero riprendere i lavori che, a conti fatti e definiti tra Regione e D’Agostino si prospettano spediti per tutto il 2024 ed il 2025, anno in cui l’opera dovrebbe essere consegnata. Dovrebbero essere queste le
nuove stime rispetto al cronoprogramma precedente. Per entrare in servizio, però, sarà necessario altro tempo poiché a lavori conclusi l’ospedale della Sibaritide dovrà essere collaudato e riempito dei contenuti tecnologici, delle attrezzature medicali e risorse
umane, buona parte delle quali confluiranno a Insiti dagli ospedali “Giannettasio” e “Compagna” di Corigliano Rossano. E sarà una fase in cui entrerà in scena anche l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Quanto potrà durare quest’ultimo stadio resta comunque un rebus, ma si prevede che il primo paziente possa essere curato nell’ospedale della Sibaritide nel 2027.