L'approvazione prevista entro 80 giorni, bisognerà adeguare il piano economico-finanziario. Il sindaco di Palmi Ranuccio dopo l'incontro con Occhiuto: «Sono ottimista, nonostante i ritardi e i tanti intoppi che continuano a far slittare di volta in volta il cronoprogramma»
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È stato depositato il progetto definitivo per la realizzazione dell’ospedale della Piana che dovrebbe sorgere a Palmi e il cui iter fu avviato nel lontano 2007. Una notizia che il territorio attendeva da tempo. Il piano consegnato dalla ditta D’Agostino costruzioni generali spa alla Regione Calabria è comprensivo delle varianti tecniche. Ora bisogna adeguare il piano economico finanziario con costi sicuramente lievitati. Nei prossimi 80 giorni si dovrebbe convalidare il proponimento, per poi passare all’atto pratico del progetto esecutivo.
Soddisfatto il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, che questa mattina ha incontrato il presidente Roberto Occhiuto: «Nonostante i ritardi, mi ha rassicurato sull'iter per la costruzione del Nuovo Ospedale della Piana, che pur tra mille ostacoli burocratici, si farà. Sono ottimista, nonostante i ritardi e i tanti intoppi che continuano a far slittare di volta in volta il cronoprogramma. Abbiamo parlato anche della Varia, ragionando su come lavorare insieme per farla crescere ancor di più, valorizzandola come festa simbolo di tutta la Calabria. Inizia oggi, anche su questo tema, un confronto costante con il governatore, che ha assicurato un interessamento diretto in vista dell'edizione del 2024».
L’Ospedale della Piana, con i suoi 339 posti letto, sarebbe la grande struttura moderna capace di dare respiro a un territorio che affannosamente reclama il proprio diritto alla salute. Nei giorni scorsi si sono eseguiti i lavori di rimozione degli ultimi due elettrodotti presenti sul terreno. E adesso si intravede uno spiraglio di positività. Sui rallentamenti dell’apertura del cantiere è stata sempre vigile l’associazione Prosalus di Palmi, la quale si batte in tutela della salute della collettività.
«Se non vedo non credo. Mi auguro ci vogliano 80 giorni e non 80 mesi - dichiara Stefania Marino -. La consegna del progetto definitivo è una buona notizia. Meglio tardi che mai. Finché non ci saranno le ruspe in azione restiamo cauti. L’aumento dei costi mi preoccupa. La Regione deve studiare come integrare la cifra».