Per l’esponente pentastellato il «presidio ospedaliero deve tornare punto di riferimento per la sanità della presila greca, dell’alto crotonese e del basso jonio cosentino, un bacino che d’estate supera i 300mila utenti»
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«È stato sottoscritto nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, l’impegno di spesa, di 186.368 euro, e l’autorizzazione ad indire la gara per eseguire i lavori di manutenzione, necessari per l’installazione della Tac nel reparto di radiologia presso l’ospedale di Cariati». Lo rende noto, Davide Tavernise, capogruppo M5s in Consiglio regionale che afferma: «È la seconda importante notizia nel giro di pochi giorni che segue di fatto la proposta di reinserimento dell’ospedale di Cariati nella rete ospedaliera. Un atto concreto, per cui -evidenzia- ho costantemente sollecitato il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, sia telefonicamente che negli incontri avuti, in ottemperanza agli impegni assunti poche settimane fa con i cittadini del territorio e che potrà incidere nella riduzione delle liste d’attesa».
L’esponente 5s fa rilevare: «Da oltre dieci anni, da quando la Calabria si è vista commissariata sulla sanità, i cittadini del basso jonio cosentino attendono queste notizie. Sono i primi importanti passi politici verso il ripristino di servizi sanitari ingiustamente scippati ad un territorio ampio. Risultati conseguiti – commenta Tavernise - grazie alla pressione costante dell’attuale rappresentanza politica regionale del territorio e alla partecipazione attiva dei cittadini tramite i Comitati uniti per il Vittorio Cosentino e l’associazione Le Lampare. Da tempo si tiene fermo il punto su un obiettivo condiviso: il presidio ospedaliero di Cariati deve tornare punto di riferimento per la sanità della presila greca, dell’alto crotonese e del basso jonio cosentino, un bacino che d’estate supera i 300mila utenti».
E ancora: «La Calabria ha i livelli essenziali di assistenza più bassi d’Italia, per cui non può che accogliersi con favore, anche la proposta di assunzione di circa 2.500 medici, utilizzando così le risorse dei decreti Calabria, fondamentali, oltre che necessari, per dare concretezza altresì alla riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare, oltre quello di Cariati. Senza assunzioni di personale medico – conclude - questi importanti passi in avanti sarebbero privi di ogni effetto».