Martedì sarà completato e trasmesso l'atto aziendale. Il nuovo ente di governance sarà composto da quattro dipartimenti. Gestirà anche l'area dell'emergenza urgenza con la riforma delle centrali operative (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Cinque dipartimenti in tutto: tre amministrativi, uno sanitario e uno di staff. Così Azienda Zero si prepara ad accentrare quasi tutte le funzioni sinora svolte dal dipartimento Tutela della Salute ma, si spera, con risultati più performanti. Martedì l’atto aziendale sarà completato e trasmesso al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, che dovrà adottarlo con proprio decreto.
Azienda zero, la rivoluzione sperata
Da qui inizia la sfida che dovrebbe portare la creatura, fortemente voluta dal presidente della Regione, verso l’auspicata rivoluzione della governance sanitaria, tuttora, frammentata nelle nove monadi sanitarie e ospedaliere. Non un commissariamento tout court ma un braccio operativo con il mandato e il potere di assegnare i budget, controllare bilanci, produzione e fabbisogno di personale di ogni singola azienda che manterrà, tuttavia, la propria autonomia.
Azienda zero, dipartimenti amministrativi
Nelle mani “amministrative” di Azienda Zero ci finiranno le attività di programmazione, la gestione dei fattori produttivi e il governo dell’offerta sanitaria e del sistema regolatorio. Sono questi i tre dipartimenti gestionali che accentreranno le funzioni del controllo di gestione, gsa, risorse umane e finanziarie, stazione unica appaltante e la definizione della rete ospedaliera e territoriale calabrese.
Concorsi centralizzati da Azienda zero
In alcuni casi, Azienda Zero potrà totalmente sostituirsi agli enti del servizio sanitario, ad esempio, nel reclutamento di personale sanitario attraverso l’indizione di concorsi centralizzati evitando l’infinita moltiplicazione di bandi per l’assunzione di sanitari nelle più svariate forme contrattuali. Ancora oggi, ogni singola azienda procede in autonomia creando una babele di concorsi e graduatorie interscambiabili, non di rado finite all’attenzione della giustizia amministrativa.
Gare in forma aggregata
Per ora, la funzione sarà svolta dall’azienda capofila individuata nell’Asp di Catanzaro che dovrà esperire il primo concorso per il reclutamento di personale nell’area dell’emergenza-urgenza per tutta la Calabria. Successivamente, Azienda Zero prenderà le redini della gestione del personale, così come delle gare in forma aggregata per l’acquisto di presidi, strumentazione, farmaci per ora in capo alla Sua.
Emergenza-urgenza
Dal quarto dipartimento, a vocazione sanitaria, dipenderà l’area dell’emergenza-urgenza. Composto da tre strutture complesse che coincideranno con le tre centrali operative e una struttura semplice che corrisponderà all’elisoccorso. La costituzione di Azienda Zero camminerà di pari passo con la rifondazione del sistema di soccorso: le attuali cinque centrali operative del 118 saranno ridotte a tre e modificate nell'assetto.
A Catanzaro la centrale operativa con il 112
A Catanzaro la centrale operativa regionale con il numero unico 112. Il sistema di geolocalizzazione delle chiamate renderà, infatti, obsoleta la gestione per provincia con la presenza di operatori che conoscono palmo a palmo ogni angolo del territorio. Il software consentirà di identificare il chiamante attivando il mezzo di soccorso (118 o altri) più rapido e vicino al luogo di intervento.
A Cosenza e Reggio
La centrale operativa di Cosenza resterà ma con funzione di supporto mentre quella di Reggio Calabria gestirà l’offerta sanitaria della continuità assistenziale con i numeri 116 e 117. Fin qui il progetto su carta. Ma per evitare la débâcle gestionale in cui da anni è rimasto incagliato il dipartimento Tutela della Salute, Azienda Zero avrà bisogno di un esercito quantitativamente e qualitativamente in grado di governare l’articolato sistema per ora privo di bussola.
L'esercito di Azienda Zero
A regime il nuovo ente di governance avrà bisogno di 204 unità di personale dotato delle più svariate qualifiche. La trasmigrazione dovrebbe avvenire (il condizionale è d’obbligo) dai gangli delle aziende sanitarie e ospedaliere, della Regione e delle altre amministrazioni o importando professionalità dalle altre regioni d’Italia. In Azienda Zero verranno anche trasferite gran parte delle professionalità oggi in forza al dipartimento Tutela della salute che, così svuotata di personale e funzioni, gestirà unicamente le attività di monitoraggio.