Sarebbe stata scartata l'idea di realizzare una piastra adiacente all'obitorio mentre quella più accreditata prevede la riqualificazione di locali già esistenti nel policlinico. In settimana il documento dovrebbe essere condiviso con l'università
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I tempi non sono quelli concordati ma questa settimana lo scarto temporale dovrebbe essere sanato con la trasmissione di un documento contenente le ipotesi progettuali per la realizzazione di un nuovo pronto soccorso nell’area di Germaneto. Il termine era stato fissato nel protocollo d’intesa che, nei fatti, ha sancito la nascita dell’azienda unica Renato Dulbecco, frutto dell’integrazione tra i due ospedali catanzaresi.
Fuori tempo
In novanta giorni, il commissario straordinario avrebbe dovuto presentare una proposta operativa «di ampliamento delle attività del Dea di 2° livello, comprendente l’attivazione di un pronto soccorso generale a direzione universitaria nel presidio ospedaliero Mater Domini». Di giorni, in effetti, ne sono trascorsi più di novanta ma le ipotesi progettuali, a quanto pare, dovrebbero essere pronte, con i dettagli sulla nascita del nuovo presidio di prima emergenza, da condividere con l’Università Magna Grecia.
Ipotesi riqualificazione
La prima ipotesi, quella più quotata, prevede la riqualificazione di locali già esistenti e posti nelle immediate vicinanze delle sale operatorie e della Radiologia oltre che di facile accesso per le ambulanze. Si tratterebbe di ricalcare il progetto originario previsto al momento della nascita del campus universitario che ne aveva disegnato l’ubicazione al livello 0, dove attualmente si trova la farmacia ospedaliera e l’Ufa. L’unità di farmaci antiblastici, tuttavia, non sarà sfiorata dalle operazioni di riqualificazione ma la farmacia ospedaliera sì. Gli spazi sarebbero adeguati e le tempistiche di realizzazione pure.
Ipotesi ex novo
La seconda ipotesi progettuale, che però non sembra entusiasmare, prevede la realizzazione di una struttura ex novo adiacente all’edificio ospedaliero nei pressi dell’obitorio. Alcuni sostengono che si tratti di una idea ormai tramontata per via dell’eccessivo tempo occorrente alla costruzione di una nuova piastra (tra i 12 e i 18 mesi) che in futuro avrebbe anche potuto rappresentare un intralcio nel caso in cui i progetti di costituzione del nuovo ospedale avrebbero portato nuovamente a Germaneto.
Il reparto
Parallelamente ci si muove sulla strada della costituzione del reparto di Medicina d’Accettazione e d’Emergenza che dovrebbe vedere la luce al settimo piano, sfruttando un intero emipiano già pronto ma inutilizzato. I locali sarebbero già pronti e dotati dei 10 posti letto previsti dal protocollo d’intesa. All’appello manca il personale medico e infermieristico che sarà reclutato attraverso gli avvisi già pubblicati.
L'iter di condivisione
Una volta condiviso il progetto con l’Università, la Regione avrà a disposizione altri novanta giorni di tempo per esprimere una valutazione e assicurare il finanziamento utile alla realizzazione delle opere e all’acquisto della strumentazione. Tuttavia, la decisione sull’allocazione del pronto soccorso, se dentro o fuori l’edificio ospedaliero, potrebbe portare via ancora dell’altro tempo.