Approvato ieri in commissione Finanze l'emendamento che tra le altre cose prolunga la permanenza ai vertici di Asp e Ao dei manager che sarebbero automaticamente decaduti a fine anno. Occhiuto: «La nostra Regione si sta risvegliando dal coma e sta intraprendendo un lungo percorso verso la normalità»
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È prevista in giornata in aula in Senato la discussione sulla conversione in legge del decreto Proroghe che contiene anche un emendamento approvato ieri sera in commissione Finanze con cui si proroga l'efficacia del decreto Calabria fino al 31 dicembre 2024. Nei fatti si tratta di una proroga che riguarda principalmente la permanenza dei commissari straordinari ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi i quali sarebbero automaticamente decaduti a fine anno.
«I commissari straordinari decadono, ove non confermati, il sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto» è quanto si legge nel decreto che prevede anche una proroga dei contratti per le unità di personale assunte con contratti a tempo determinato.
Viene poi abrogata la norma che finora ha impedito ai creditori di procedere a pignoramenti nei confronti delle aziende del servizio sanitario calabrese. La legge sarebbe giunta a naturale scadenza il 31 dicembre ma è stata anticipata anche in conseguenza della messa in mora di Bruxelles che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia a causa della non conformità della Calabria alla direttiva comunitaria contro i ritardati pagamenti.
Si prevede infine lo sblocco di risorse, in particolare, destinate all'edilizia sanitaria. «Con l’approvazione del medesimo emendamento vengono inoltre sbloccati 58 milioni di euro di risorse ex articolo 20 della legge 11 marzo 1988, che saranno quindi immediatamente disponibili», lo si legge in una nota del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
«I fondi saranno 19,4 milioni di euro per il 2024 e di 38,6 milioni di euro per il 2025, e saranno destinati, ad esempio, al finanziamento delle varianti progettuali relativi ai lavori per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, di Catanzaro e di Gioia Tauro», prosegue il governatore.
«Il sistema sanitario della nostra Regione si è risvegliato dal coma e sta, passo dopo passo - come confermato anche ieri dalla Corte dei Conti -, intraprendendo un lungo percorso verso la normalità. Il mio governo regionale sta accompagnando questo processo con attenzione e dedizione. Stiamo vedendo i primi risultati del duro e complesso lavoro iniziato due anni fa, ma la strada da fare è ancora tanta», aggiunge.
«Per queste ragioni - conclude Occhiuto - si rende indispensabile una nuova proroga del commissariamento, che ci permetterà nel prossimo anno di continuare ad agire in modo preciso e spedito avendo come unico obiettivo quello di ristrutturare dalle fondamenta la sanità della Calabria per garantire alle nostre comunità servizi all’altezza e il diritto alla cura».