La risposta del responsabile di Azienda Zero alla nota del Codacons che ha segnalato il caso di un anziano disabile e gravemente malato che non ha trovato disponibilità prima del 2026
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«In merito ad una nota con la quale il Codacons denuncia il presunto caso di un paziente anziano, invalido e gravemente malato, al quale sarebbe stata negata la possibilità di prenotare una visita cardiologica urgente in tempi brevi, occorre fare una precisazione». Lo si legge in una nota del commissario straordinario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.
«Il paziente in questione ha una ricetta dematerializzata con una prestazioni di specialistica ambulatoriale in classe B (breve, prestazioni da eseguire entro 10 giorni). La prestazione pur se non disponibile presso il ‘Pugliese Ciaccio’ di Catanzaro, la struttura richiesta, è comunque erogabile nella giornata del 5 giugno presso altre strutture, tra le quali il Pst di Nocera Terinese, l’Ospedale di Soveria Mannelli, l’Ospedale di Lamezia Terme e il Pst di Maida».
Nella lettera di denuncia indirizzata dal Codacons all'azienda ospedaliera universitaria Dulbecco e all'azienda sanitaria provinciale si evidenzia, tuttavia, come la richiesta di prestazione fosse specificamente indirizzata alle strutture sanitarie presenti nella città di Catanzaro «atteso che il paziente è ultraottantenne e non automunito». Si tratta di un uomo di 86 anni e, secondo quanto riferito dal Codacons, «invalido e gravemente malato». A quanto riferisce il Codacons, però, la lista d'attesa arriva al 2026.