Le associazioni che in questi anni si sono battute per creare una rete ospedaliera e territoriale regionale che si facesse carico dei bisogni assistenziali dei bambini e degli adolescenti con patologie psichiatriche non sono più disponibili ad attendere ulteriormente. Per questo hanno inviato una lettera aperta al Commissario per il Piano di Rientro, Roberto Occhiuto. 

Non è accettabile che la Calabria continui ad essere una regione priva di una rete ospedaliera di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. In un incontro tenutosi l’11novembre scorso presso la sede del centro Comunitario Agape a Reggio Calabria coordinato dal portavoce di Comunità Competente Rubens Curia e da Mario Nasone è stato ricordato come sono passati quasi tre anni ( febbraio 2022) da quando sono state presentate le proposte al Commissario Occhiuto ed al Subcommissario Esposito per rispondere almeno in parte a queste vere e proprie sofferenze ma in concreto nulla è stato realizzato.

Il neuropsichiatra infantile Giovanni Schipani relazionando durante l’incontro sullo stato dell’arte in questo settore ha riferito come «in Calabria (la vicina Sicilia ha 31 posti letto) non esistono le Unità Operative Complesse Ospedaliere di NPIA con la conseguenza che sia per ottenere una diagnosi sia per ricevere le terapie del caso (per esempio interventi chirurgici ortopedici negli esiti di Paralisi Cerebrali Infantili o neurochirurgici) è altissima la “migrazione sanitaria” presso i Centri di altre regioni, in genere del centro-nord. Nel solo 2022, ad esempio, abbiamo avuto una mobilità passiva di 788 bambini».

«Mediamente sono circa 1000, solo nell’Asp di Reggio Calabria, i bambini che restano appesi alla lista d’attesa per 24/36 mesi e ciò rende vano ogni discorso sull’appropriatezza degli interventi essendo, la precocità della presa in carico, il fattore più importante per garantire l’efficacia e la qualità degli interventi riabilitativi».

E ancora: «Il presidente Occhiuto,  nel novembre 2022, ha deliberato un Dca che prevedeva l’attivazione, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Dulbecco, di una Unità Operativa Complessa con 12 posti e due presidi al Gom di Reggio e all’Annunziata di Cosenza; inoltre è stata prevista, all’interno della Rete Territoriale, l’attivazione di tre comunità sanitarie riabilitative a Reggio, Catanzaro e Cosenza. Tutte e due le disposizioni sono state disattese nonostante la Regione abbia avuto una premialità di sessanta milioni per la rete ospedaliera con la previsione di altrettanto risorse nella fase successiva».

«La mancanza di questi interventi – è stato detto durante l’incontro – ha contribuito ad acuire i disagi dei minori e delle loro famiglie e di istituzioni come i Tribunali per i minorenni e i Servizi di giustizia minorile impossibilitati ad intervenire in mancanza di servizi di supporto, situazione gravissima che ha già provocato episodi di autolesionismo e di comportamenti violenti di minori collocati in comunità che non dispongono dei requisiti professionali per intervenire adeguatamente».

Al termine dell’incontro è stato siglato un documento da parte di 53 associazioni in cui si chiede al commissario Occhiuto di istituire l’unità operativa di Neuropsichiatria Infantile presso l’azienda ospedaliera Dulbecco e di conseguenza le due UO presso gli ospedali di Cosenza e Reggio Calabria, come stabilito dal Programma Operativo Regionale nel novembre 2022. In secondo luogo di attivare le tre Comunità sanitarie riabilitative definendo i Requisiti Strutturali ed Organizzativi e procedendo all’accreditamento dei relativi servizi, tenuto conto anche delle diffide inviate al Dipartimento Tutela della Salute. Infine, di assumere il personale mancante per le Asp e le Aziende Ospedaliere utilizzando, anche, le graduatorie vigenti. «Ulteriori ritardi da parte del management della Dulbecco e della Regione – si legge nel documento – non possono essere più tollerati, riteniamo che su questa importante e delicata problematica, che coinvolge i nostri bambini, l’articolo 32 della Costituzione non sia stato attuato. Per tale motivo chiediamo con urgenza al Presidente Occhiuto ed alla Struttura Commissariale che si attivino in merito superando le resistenze ed i muri di gomma che ci sono stati nell’applicazione del Programma Operativo approvato con un DCA del novembre 2022, chiediamo, inoltre, un incontro che ponga fine a questa lunga melina».