Il consigliere regionale sulla situazione del reparto: «Le famiglie sono disperate. Bisogna fare di più, occorre programmare per tempo gli interventi adeguati»
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Alecci,allarmante situazione Neuropsichiatira infantile Soverato
'Si allungano le liste d'attesa,urge potenziamento personale'
«Più di 2000 piccoli pazienti presi in carico, più di 100 famiglie in lista d'attesa, un'equipe sottodimensionata che ogni giorno con impegno e sacrificio cerca di dare un'assistenza qualificata a tutti, carenze strutturali: questa è la situazione del Servizio di Neuropsichiatria infantile nel distretto di Soverato. Sono tornato nella struttura per capire con l'aiuto del personale come procede l'attività quotidiana e quali siano oggi le esigenze più urgenti». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Ernesto Alecci.
«Ho potuto vedere con i miei occhi - aggiunge Alecci - ancora una volta il grande impegno di tutti i professionisti che si occupano ogni giorno di tantissimi bambini e adolescenti, alcuni con patologie gravi, svolgendo un lavoro di supporto fondamentale sempre con grande accoglienza e empatia. Eppure, nonostante l'aumento dei piccoli pazienti, le problematiche storiche permangono. L'equipe, che va ringraziata per la dedizione quotidiana, è formata solamente da 4 logopedisti, 1 psicomotricista, 2 fisioterapisti e 2 psicologi, questi ultimi a breve andranno in pensione, ed ancora non è stato nemmeno bandito il concorso per la loro sostituzione. Alla mancanza di personale si aggiunge la mancanza di spazi adeguati e strumenti specifici per poter portare a termine in maniera dettagliata alcuni approfondimenti diagnostici. Inoltre, non è presente sul territorio una scuola di specializzazione in Neuropsichiatria infantile capace di formare per i prossimi anni una classe di giovani medici».
«Le famiglie sono disperate - rileva il consigliere regionale - anche perché la prospettiva è di aspettare anche 3 o 4 anni prima della presa in carico dei loro figli e sono costrette a rivolgersi a specialisti privati o a recarsi in strutture fuori regione, con spese enormi che spesso non possono permettersi. E la situazione risulta essere allarmante anche in altri distretti della Calabria. Non è accettabile. Non è facile affrontare ogni giorno queste difficoltà, cercando di essere sempre e comunque presenti per chi ha bisogno di cure, sostegno, speranza. Basta trascorrere anche 10 minuti in uno di questi centri per capire quanto siano utili e importanti i servizi erogati da queste strutture soprattutto alla luce dei nuovi disturbi che stanno aumentando in una società sempre più complessa, è necessario investire in questo settore, partendo dalle competenze presenti e favorendo il potenziamento del personale e la creazione di strutture con spazi e strumenti adeguati. Occorre dare vita ad una rete regionale dei servizi moderna e funzionale, che possa accompagnare i ragazzi nelle varie età e nelle loro esigenze».
Per Alecci «bisogna fare di più, occorre programmare per tempo gli interventi adeguati: ho già inviato una comunicazione ufficiale al generale Battistini dell'Asp di Catanzaro e al Commissario per la sanità e presidente Occhiuto per chiedere di investire maggiori risorse e bandire il prima possibile i concorsi per il potenziamento del personale. Su questo non intendo indietreggiare di un millimetro, fino a quando non riusciremo a dare risposte a queste persone. Siamo di fronte ad un'emergenza sociale che non può e non deve lasciarci indifferenti».