L’associazione che tutela i diritti dei dializzati denuncia anomalie nella gestione dei pazienti a Catanzaro e si appella al presidente della Regione affinché intervenga
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«Ovunque la disciplina di nefrologia è all’attenzione dei sistemi sanitari per costi e per numero pandemico di pazienti meno che alla Dulbecco di Catanzaro per incomprensibile abulia del commissario Carbone che, così, aggrava sempre di più i problemi vecchi nefrologici nonché quelli emergenti».
Lo si legge in una nota di Pasquale Scarmozzino, responsabile Aned, associazione che tutela i diritti dei pazienti emodializzati. «Al presidio Pugliese Ciaccio – scrive Scarmozzino – per la carenza di otto posti letto in nefrologia su sedici previsti dall’atto aziendale, sollecitati da Aned a più riprese, e per carenza di spazi molti pazienti incidenti vengono gestiti e ubicati nel corridoio della degenza. Mentre ai familiari che aspettano fuori in attesa della salutare visita sono state tolte le panche per sedere».
Secondo l’associazione, inoltre, «la mancanza di spazi e di letti limita la capacità di esercitare la prevenzione della malattia renale cronica e la migliore gestione ambulatoriale dei pazienti in dialisi domiciliare peritoneale.
Altro problema si riscontra in sala dialisi dove ai quindici posti tecnici assegnati, da poco tempo sono stati installati altri tre posti tecnici per far fronte alle esigenze di pazienti sempre più in aumento.
Alla dialisi del Pugliese Ciaccio il prossimo passo sarà forse quello di procurare letti a castello dove posizionare i nuovi dializzati, stante la inesistente considerazione aziendale verso la nefrologia e dialisi. È una vergogna!
Non certo per fare la guerra tra poveri, ma con quale criterio stanze libere adiacenti al reparto di nefrologia sono stati assegnati dall’azienda ad altre discipline nonostante Aned segnali - al Pugliese Ciaccio e al Materdomini - queste macroscopiche anomalie? Cosa nasconde ciò?
Perdurante la inesistenza del dipartimento Tutela della Salute, informiamo il commissario ad acta della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, che i trapianti renali in Calabria sono a zero (dato CNT) rispetto agli undici di anno 2024 mentre i dializzati sono in sostanziale aumento (dato Aned) nonostante la popolazione cali.
Il commissario Occhiuto, sempre più gravato da maggiori incarichi, avrà tempo e modo di intervenire per far correggere le macroscopiche anomalie alla Dulbecco denunciate da Aned?»