L’allarme meningite ha portato una crescente richiesta di vaccinazioni anche in Calabria. In merito è intervenuto il Codacons, tramite le parole del vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto.

 

«Il dato da cui partire – dichiara in una nota diffusa alla stampa - è che il Piano nazionale prevede la gratuità della vaccinazione ad esempio contro il pneumococco, eppure in alcune regioni, come la Calabria, si paga. Decine e decine di euro a richiamo, somma che moltiplicata per 3 lievita notevolmente. Eppure – aggiunge - il danaro è l'ultimo dei pensieri per migliaia di genitori intimoriti da una campagna mediatica del che desta seria preoccupazione. In rete si diffondono notizie di casi di meningite registrati anche in Calabria. Ma è bene chiarire che si tratta di voci del tutto prive di fondamento».

 

Allarme meningite: anche in Calabria è corsa alle vaccinazioni

 

Un allarmismo che, avverte lo stesso vicepresidente, potrebbe essere “non solo ingiustificato ma anche interessato”. Dati alla mano: «I vaccini contro la meningite in Calabria hanno un costo decisamente superiore rispetto al resto del paese. Il Codacons ha chiesto spiegazioni alla Regione Calabria per comprendere come sia possibile che i calabresi debbano pagare ciò che altrove è un diritto, garantito finanche dalla carta costituzionale».

 

A ciò s’aggiunge un altro fattore, ovvero la situazione a macchia di leopardo che si verifica nella nostra regione: «Infatti – specifica Di Lieto - i costi di alcuni vaccini e le esenzioni variano, anche notevolmente, lungo il territorio calabrese. Quasi a sottolineare come, anche nella malattia, ci vuol fortuna. Vivere in Calabria può essere molto più costoso che altrove».

 

Ricoverato 40enne calabrese affetto da meningite a Ravenna

 

«Come Codacons – conclude il vicepresidente - troviamo intollerabile questa situazione e pretendiamo spiegazioni dalle Asp e dalla Regione. I calabresi devono sapere per quale motivo devono pagare più che altrove i vaccini, ma anche perché ciò che la normativa nazionale prevede essere gratuito in Calabria finisce per essere a pagamento».