La decisione aveva scatenato forti polemiche, con la protesta infuocata di cittadini e sindaci del Comuni che avrebbero perso questo presidio sanitario territoriale di base (ASCOLTA L'AUDIO)
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Passo indietro dell’Asp di Vibo Valentia, che avrebbe revocato la delibera con la quale aveva disposto l’accorpamento di alcune guardie mediche, decisione che aveva scatenato una valanga di proteste, sia da parte dei cittadini che risiedono nei centri dove era prevista la soppressione del presidio sanitario, sia dei sindaci dei Comuni interessati.
A dare notizia del cambio di rotta è stato via social il sindaco di Pizzoni, Enzo Caruso: «Mi sono sentito con il commissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Giuliano, che mi ha comunicato che la delibera dell’accorpamento di alcune guardie mediche è stata revocata. Ringrazio gli altri sindaci che insieme a me si sono subito attivati per fermare la chiusura. Ringrazio l’onorevole Giuseppe Mangialavori e il consigliere regionale Michele Comito che hanno aiutato il sottoscritto ad ottenere questo risultato».
Il provvedimento dell’Asp partiva dalla considerazione che non è più sostenibile tenere aperte tutte le 39 le postazioni di Guardia medica presenti nella provincia di Vibo Valentia, a causa della carenza di medici. Dunque, l’Azienda sanitaria provinciale aveva deciso di accorparne alcune: Simbario e Mongiana andranno con Serra San Bruno; Pizzoni con Soriano; Capistrano con Fabrizia; Gerocarne con San Nicola da Crissa; Drapia con Spilinga; Sant’Onofrio con Stefanaconi e Polia con Monterosso. Ora, la retromarcia, sebbene la mancanza di camici bianchi resti per ora un problema irrisolto.