Niente piano da 30mila assunzioni di medici e infermieri. Non c’è traccia nemmeno di stanziamenti per pagare i camici bianchi che fuori orario di lavoro si impegnano a smaltire le liste di attesa. Ma soprattutto nella Manovra ci sono pochi spiccioli in più del miliardo e 200 milioni già stanziato dalla finanziaria dello scorso anno. Una somma giudicata insufficiente dalle Regioni a coprire già solo l’inflazione. 
La Manovra delude i camici bianchi che già hanno annunciato uno sciopero per il prossimo 20 novembre e anche le Regioni che dovranno fare da sé per coprire i buchi del servizio sanitario.

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La proroga delle graduatorie, «un tampone all'emergenza»

La Regione Calabria ha provato a porre rimedio già nel consiglio regionale dell’altro giorno quando ha approvato all’unanimità la proposta di legge bipartisan, primo firmatario Talerico e poi Tavernise, Straface, Mattiani, Mancuso, che dispone la proroga per 24 mesi della validità delle graduatorie vigenti dei concorsi pubblici delle aziende sanitarie e ospedaliere.

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Tra le graduatorie ricomprese nella proposta di proroga anche quella relativa agli oss ex policlinico Materdomini (delibera n.651/2022 del 25/10/2022) utile per la sostituzione di personale assente (a causa di malattia, gravidanze, aspettative, infortuni, etc), ed anche la graduatoria di collaboratore amministrativo della ex A.O. “Pugliese-Ciaccio” (oggi Dulbecco), pubblicata con delibera n. 743 del 24.10.2022, oltre ogni altra graduatoria in scadenza nell’anno 2024. 
«Si tratta di un modo per venire incontro a un’emergenza e consentire alle aziende di procedere ad assunzioni necessarie», ha spiegato il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico sostenendo poi che «da parte di Roberto Occhiuto e del governo regionale c’è grande coraggio. Puntiamo ad uscire dal commissariamento».

Tavernise: «Utilizziamo le guardie mediche per alleggerire i pronto soccorso»

Davide Tavernise (M5S) si è detto favorevole alla proposta ma ha chiesto al presidente della Regione Occhiuto «un cambio di passo sulla vicenda degli "inidonei" e perché all’Asp di Cosenza non c’è un concorso per infermieri. Nell’assunzione di personale occorre fare di più». Tavernise ha anche avanzato una proposta in merito al potenziamento, a costo zero, del personale medico. L’idea è quella di utilizzare i medici delle guardie mediche, soprattutto quelle che insistono nei pressi degli ospedali, per affrontare i codici bianchi e verdi dei Pronto Soccorso.

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Nel 2023 la Regione Emilia Romagna ha avviato un progetto simile a quello proposto, Da gennaio a maggio 2024, in Emilia-Romagna, questo tipo di progetto ha ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo gennaio - maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie a questa intesa con le guardie mediche, gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono diminuiti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare: in provincia di Piacenza sono calati del 45% (da 149 accessi per 1.000 abitanti nel periodo gennaio-maggio 2019 a 82 nello stesso periodo del 2024), in quella di Parma del 52% (da 111 a 53), in quella di Bologna del 33% (da 168 a 113). Tavernise ha trasmesso una mozione al presidente Occhiuto, anche nella sua veste di commissario. 
Insomma, di soldi per la sanità non ce ne sono. Tocca ingegnarsi per sopperire alla mancanza di camici bianchi.